SAN GIOVANNI IN FIORE Mentre cresce nel Paese la riflessione sulla scuola del merito e la scuola meritevole, si consolida l’attenzione dei Licei di San Giovanni in Fiore sul tema della cittadinanza attiva. In questo percorso rientra l’incontro con il testimone di giustizia Gaetano Saffioti che, presso l’Aula magna del Liceo scientifico, il 20 dicembre, ha raccontato ai giovani presenti – appassionati, attenti e numerosi – il suo calvario di imprenditore di successo che, nel Reggino, ha risposto al pizzo, al racket delle estorsioni con la ribellione e la consequenziale denuncia del sistema ‘ndranghetistico-mafioso, che ha portato all’arresto di centinaia di criminali. Una storia difficile, dura, coraggiosissima la sua. Che dimostra che anche in Calabria la libertà non sia negoziabile né può essere a discrezione di clan e della criminalità organizzata. Narrazione importante confluita in un libro, “Questione di rispetto. L’impresa di Gaetano Saffioti contro la ndrangheta”, scritto da Giuseppe Baldessarro per Rubbettino. A conversare con Saffioti Riccardo Giacoia, importante giornalista della Rai, attualmente operativo al Tgr Calabria, ma autore di servizi nazionali che hanno lasciato una traccia forte – la strage di Duisburg, l’assassinio a un seggio elettorale del Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, il femminicidio di Maria Rosaria Sessa, servizi andati in onda su Speciale TG1 e TG2 Dossier, solo per rimanere a qualche esempio. Una bella e proficua conversazione che ha permeato questioni aperte nella nostra regione, le zone grigie e i punti neri, il rischio, i pericoli, la società sottoposta alle angherie del potere criminale, capillare e minaccioso che, però, può essere sconfitto, anche se affrontarlo a viso aperto comporta conseguenze pesanti che cambiano la vita. Presenti al tavolo il dirigente scolastico Angela Audia, molto sensibile e aperta verso queste tematiche. Importante il suo contributo che ha fatto leva sul trionfo del bene che solo la scuola può garantire, se è vero che i grandi risultati, come la maturazione di una cittadinanza matura e consapevole non può che essere raggiunta insieme. Forte il suo invito ai giovani affinché agiscano e lavorino insieme, rifuggendo le sirene del malaffare, perché la legalità è un valore imprescindibile. Sulla stessa lunghezza d’onda l’organizzatore della giornata, il professor Giovanni Iaquinta che ha insistito sull’importanza dei gesti concreti, perché – come diceva Giovanni Falcone – “Noi saremo giudicati per le azioni, non per le parole” e perché “gli uomini passano, restano le loro tensioni morali e continueranno a cammninare sulle gambe di altri uomini”. Lo stesso docente ha precisato che i ragazzi non partecipano così a questi eventi, ma sulla base della lettura organica dei testi e della necessaria metabolizzazione del loro messaggio. Anche in questo caso è stato così, come testimoniato dalla miriade di interventi dei ragazzi. Domande intelligenti e di qualità che ispirano grande fiducia e ottimismo per il futuro. A presenziare all’incontro il dott. Francesco Cassano, dell’anticrimine della Questura di Cosenza, una rappresentanza della Guardia di Finanza di san Giovanni in Fiore, con a capo il giovane maresciallo, dott.ssa Fontanella, insieme a una delegazione della Polizia provinciale, rappresentata da Gianluca Congi. Insomma, un bel regalo di Natale dei Licei di San Giovanni in Fiore alla Comunità florense, un regalo che saprà seminare, contaminare e durare nel tempo.
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