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processo Big Bang

Taglieggiamento e usura a Sellia Marina, 14 condanne e 5 assoluzioni

Secondo l’accusa, chi non poteva pagare le estorsioni finiva sotto il giogo dell’usura. Coinvolta la consorteria Scerbo-Trapasso-Mannolo-Zoffreo

Pubblicato il: 23/12/2022 – 18:03
di Alessia Truzzolillo
Taglieggiamento e usura a Sellia Marina, 14 condanne e 5 assoluzioni

CATANZARO Il gup di Catanzaro Antonio Battaglia ha comminato, in sede di rito abbreviato, 14 condanne, tra gli otto mesi e gli 11 anni di reclusione, e cinque assoluzioni nell’ambito del procedimento denominato “Big Bang”, istruito dalla Dda di Catanzaro contro la consorteria Scerbo-Trapasso-Mannolo-Zoffreo. Gli imputati sono accusati di avere, in maniera sistematica, controllato il territorio di Sellia Marina attraverso il taglieggiamento e l’usura.

La sentenza

Il gup ha condannato:
Dante Mannolo, 2 anni di reclusione e 4000 euro di multa;
Volodymyr Nemesh, tre anni e 3000 euro di multa;
Martino Andrea Sirelli, 11 anni, 4 mesi di reclusione;
Pietro Scerbo, 8 anni, 8 mesi e 10mila euro di multa;
Mario Scerbo, 14 anni di reclusione;
Giovanni Zoffreo, 8 mesi di reclusione;
Egidio Zoffreo, 8 mesi di reclusione;
Mario Falcone, 7 anni di reclusione e 2000 euro di multa;
Leonardo Falcone, 3 anni, 8 mesi e 8000 euro di multa;
Leonardo Curcio, 7 anni e 2000 euro di multa;
Leonardo Trapasso, 6 anni, 8 mesi di reclusione e 1.600 euro di multa;
Tommaso Trapasso, 6 anni, 8 mesi e 1.600 euro di multa;
Salvatore Macrì, 6 anni, 8 mesi e 1.600 euro di multa;
Antonio Scicchitano, 3 anni, 8 mesi e 8000 euro di multa.
Il giudice ha assolto Pietruccia Scerbo, Alfonso Mannolo, Fabio Mannolo, Giuseppe Talarico e Giuseppe Capicotto. 

Come nasce l’inchiesta 

Le indagini della Compagnia dei carabinieri di Sellia Marina hanno rivelato l’estorsione ai danni di un imprenditore che avveniva sistematicamente dal 1976. E chi non poteva pagare finiva sotto il giogo dell’usura, come accaduto a un imprenditore del settore floro vivaistico, sotto estorsione fin dagli anni ’90. 
Così è accaduto anche che il titolare di un’agenzia di viaggi, posto sotto usura, avesse accumulato un debito monstre nei confronti di cinque diversi usurai. In particolare l’imprenditore era stato vessato negli anni dai Trapasso (Leonardo, Tommaso e Salvatore Trapasso) i quali prenotavano viaggi, anche all’estero, senza pagare. Schiacciato dai debiti l’uomo alla fine ha visto, quale unica possibilità per uscire dall’incubo, quella di denunciare i propri aguzzini.
L’attività investigativa scaturisce da un duplice episodio verificatosi nel 2018, quando sono state poste delle taniche di benzina davanti a due differenti esercizi commerciali. Due anni di indagini da parte della Compagnia di Sellia Marina che hanno avuto il fondamentale contributo anche delle dichiarazioni di alcune delle vittime. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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