Ultimo aggiornamento alle 15:30
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

l’emergenza

Amministratori sempre “sotto tiro”: in Calabria il maggior numero di intimidazioni in rapporto alla popolazione – IL REPORT

L’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio del ministero dell’Interno: rispetto al 2021 un caso in meno registrato nella regione

Pubblicato il: 25/12/2022 – 11:01
Amministratori sempre “sotto tiro”: in Calabria il maggior numero di intimidazioni in rapporto alla popolazione – IL REPORT

Sono 460 gli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali registrati nei primi nove mesi del 2022, secondo il report elaborato dall’Organismo tecnico di supporto all’Osservatorio nazionale, con un trend in diminuzione del 16,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, durante il quale gli episodi sono stati pari a 550. Lo rende noto il ministero dell’Interno. Dall’analisi dell’articolato report (scaricabile alla fine di questo articolo) emerge che, tra i 460 episodi, 97 sono riconducibili a dinamiche di natura privata (21,1%), 52 a questioni politiche (11,3%), 49 a tensioni sociali (10,7%), 38 a criminalità comune (8,3%) ed 1 alla criminalità organizzata (0,2%). In 223 casi (48,5%) sono ancora in corso le indagini per accertarne la riconducibilità.  Dal punto di vista geografico la Campania è la regione maggiormente interessata dal fenomeno, con un totale di 60 minacce registrate, seguita dalla Lombardia con 55, e dalla Sicilia con 53. La Calabria è al quarto posto con 50 casi registrati nel periodo preso a riferimento (uno in meno rispetto allo stesso periodo del 2021). Tuttavia dal rapporto dell’Osservatorio del Viminale si conferma che la Calabria è quella che registra un maggior numero di atti intimidatori contro gli amministratori locali in rapporto alla popolazione (100 mila abitanti): su un totale di 460 casi registrati nei 9 mesi 2022, la media nazionale è di 0,76 episodi ogni 100 mila abitanti, in Calabria (con riferimenti ai 50 casi) sono 2,57 per 100mila, seguono l’Abruzzo (22 casi = 1,68 per 100 mila), la Sardegna (27 casi = 1,65 per 100 mila), la Puglia (45 casi = 1,12 per 100 mila) e la Sicilia (53 casi = 1,06 per 100 mila). Tra le province italiane, la parte più consistente degli episodi di atti intimidatori è avvenuta a Napoli – 26 nei primi nove mesi nel 2022 rispetto ai 29 nello stesso periodo del 2021 – seguita da Crotone e Torino. Il focus sulle vittime evidenzia come la maggior parte degli eventi abbiamo riguardato sindaci, consiglieri e assessori comunali. Dal report emerge, inoltre, una diminuzione del 28% delle minacce attuate sul web o sui social network – dai 107 casi nel 2021 si passa ai 77 del 2022 – e un decremento del 25,2% degli atti intimidatori realizzati con l’invio di missive. 

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x