CATANZARO «Conformità a legge e regolarità della documentazione trasmessa dai rappresentati delle liste elettorali che hanno partecipato alle elezioni comunali di Catanzaro dello scorso mese di giugno: lo certifica la Corte dei Conti della Calabria specificando che i rendiconti di quattro liste tuttavia non rientrano nelle competenze della magistratura contabile. È quanto emerge da una delibera della sezione di controllo della Corte adottata nei giorni scorsi.
Nella delibera anzitutto si specifica che il controllo della Corte dei Conti «ha ad oggetto esclusivamente le spese elettorali sostenute dai partiti, movimenti, liste e gruppi di candidati, spettando, invece, al Collegio regionale di garanzia elettorale il controllo sulle spese elettorali dei singoli candidati». Si precisa poi che «per quanto concerne le risorse utilizzate per la campagna elettorale la Corte di Cassazione ha chiarito che la normativa in materia di finanziamento della politica “vuole solo rendere trasparenti le erogazioni di terzi alla campagna elettorale, per assicurare l’autonomia non solo del singolo parlamentare, ma anche del gruppo politico, rispetto alle pressioni dei finanziatori”. Tale normativa riguarda le erogazioni da parte di terzi. Pertanto, il controllo di legittimità e regolarità della Corte dei conti non si estende alle risorse proprie dei singoli partiti e movimenti». Con specifico riferimento alle elezioni comunali di Catanzaro, alla Corte dei Conti sono arrivati per il controllo 23 rendiconti relativi ad altrettante liste elettorali: i delegati di 14 liste hanno trasmesso la dichiarazione di “non aver sostenuto spese elettorali né ottenuto finanziamenti e contributi” (sono Catanzaro Oltre, Insieme Osiamo, Azione Popolare, Catanzaro al centro, Io Scelgo Catanzaro, Rinascita, Riformisti Avanti, Italia al Centro, Fare per Catanzaro, Catanzaro Prima di tutto, Movimento 5 Stelle, Catanzaro Fiorita Mo’ Fiorita Sindaco, Cambiavento).
Le restanti liste – rileva la Corte dei Conti – hanno sostenuto e rendicontato spese elettorali. Per quanto riguarda Fratelli d’Italia, «il delegato di lista – si legge nel dispositivo della magistratura contabile – dichiarato di “non aver sostenuto spese elettorali né ottenuto finanziamenti e contributi”. Risultano quindi rendicontate… un totale di euro 2.594,80 relative a “risorse proprie della lista, partito, movimento”». Quanto a Noi con l’Italia – prosegue la delibera – «risultano rendicontati… un totale di euro 2.964,60 relative a “risorse proprie del partito”. In quanto risorse del partito il controllo di legittimità e regolarità della Corte dei conti, come sopra precisato, non si estende alle risorse proprie, provenienti dai bilanci dei singoli partiti». Quanto a “Officine del Sud”, alla Corte dei Conti risultato rendiconti un totale di euro 1.960,00 così dettagliate: – punto A) “risorse proprie del partito” per euro 260,00; punto B1) “autofinanziamento socio fondatore“ per euro 400,00; -punto B2) “autofinanziamento socio fondatore“ per euro 1.300,00. Per quanto riguarda le risorse del partito, il controllo di legittimità e regolarità della Corte dei conti non si estende alle risorse proprie provenienti dai bilanci dei singoli partiti. Quanto alle risorse provenienti da “autofinanziamento” le somme risultano regolarmente versate sul c/c postale intestato al Movimento». Per “Progetto Catanzaro” risultano rendicontati euro 1.500 relative a “soggetto erogatore: «Da una dichiarazione acquisita agli atti risulta “di non aver ricevuto finanziamenti, anche sotto forma di servizi”. Trattasi di somme evidentemente versate dal delegato di lista “di tasca propria”, non risultando tracciamento delle somme stesse». Lo stesso per “Prima l’Italia” (rendicontati 1.872 euro), “Alleanza per Catanzaro” (1.872 euro) “Volare Alto” (763 euro). Quanto a “Catanzaro Azzurra”, alla magistratura contabile è rendicontato un totale di 919 euro di “libere contribuzioni incassate in denaro” che «risultano regolarmente giustificate con un allegato elenco delle libere contribuzioni incassate in denaro e la generalità dei singoli finanziatori firmato dal commissario nazionale del Movimento». Infine, il Pd: per la Corte dei Conti risultano rendicontati 16.451 euro relativi a “risorse proprie della lista, partito, movimento”: «In quanto risorse del partito il controllo di legittimità e regolarità della Corte dei conti, come sopra precisato, non si estende alle risorse proprie, provenienti dai bilanci dei singoli partiti».
In conclusione, «all’esito delle verifiche e dei riscontri effettuati, nonché delle valutazioni eseguite» la Corte dei Conti accerta che «i rendiconti presentati dai delegati e rappresentanti dei partiti e dei movimenti politici per le elezioni del Comune di Catanzaro tenutesi nel 2022 sono regolari. I rendiconti delle liste “Progetto Catanzaro”, “Prima l’Italia”, Volare Alto”, “Alleanza per Catanzaro” non rientrano nella competenza della Sezione regionale di controllo per quanto precisato in motivazione». (redazione@corrierecal.it)
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