CATANZARO “La tutela e il recupero dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni”, “la progressiva riduzione del contenzioso e dei pignoramenti”, “la riduzione del deficit in sanità”, “la riduzione delle spese negli enti sub regionali”, “accelerare il pagamento delle fatture commerciali”, “l’aumento delle entrate e recupero dell’evasione fiscale”, “la salvaguardia della disponibilità di cassa”, “intervenire sull’apparato amministrativo regionale”. Sono queste le azioni che la Regione Calabria è chiamata a mettere in campo nel 2023 e nei prossimi anni per mettere in sicurezza i conti e per riordinare la propria macchina. Nei giorni scorsi in Consiglio regionale è arrivato l’ok al bilancio, un bilancio al solito zavorrato da vecchie e nuove emergenze, ora per la Giunta si tratta di realizzare politiche incisive e scelte profonde: azioni «da porre in essere senza indugio», così le definisce il Documento di Economia e Finanza 2023-25 della Regione approvato nella sessione contabile.
La prima azione «necessaria» da porre in essere è «la tutela e il recupero dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni», azione che passa dalla «verifica della corretta ed esaustiva implementazione dei sistemi di monitoraggio della spesa realizzata a valere sui contributi a rendicontazione, anche alla luce delle scadenze dei Programmi di investimento finanziati con risorse nazionali e comunitarie» al «recupero dei crediti vantati nei confronti dello Stato a fronte dell’avvenuta realizzazione di specifici investimenti», dalla «definizione dei rapporti e recupero delle somme connesse alla soccombenza in giudizio a fronte delle vertenze incardinate contro il Commissario delegato per l’emergenza ambientale e lasciate “in eredità” alla Regione» alla «prosecuzione, da parte del Settore competente, delle attività di recupero, anche coattivo, del credito vantato a fronte del servizio idrico erogato agli enti locali, monitoraggio continuo dello stato dei pagamenti, e tempestiva risposta agli enti che vogliono effettuare compensazioni di cassa, recupero coattivo dei crediti vantati nei confronti degli enti locali in relazione al sistema Rsu». Fondamentale inoltre sarà – si legge nel Defr della Regione – «la progressiva riduzione del contenzioso e dei pignoramenti», con l’obiettivo, tra i tanti, di «un’attenzione costante agli atti gestori che, solo dopo tempo, disvelano la presenza di imprevedibili obbligazioni prive di copertura finanziaria». Così come imprenscindibile per la Giunta è «la riduzione del deficit in sanità», nel senso che . riporta il Defr – «estremamente importante per gli equilibri del bilancio regionale è il recupero del deficit del sistema sanitario regionale e soprattutto il raggiungimento di una “normalità” nella gestione sanitaria che, nonostante l’utilizzo di notevoli risorse, non solo non consente ai cittadini calabresi di usufruire di servizi sanitari efficienti ma continua ad incidere negativamente sulle risorse degli stessi».
Si richiede poi «la riduzione delle spese negli enti sub regionali» nel senso che «l’obiettivo che il governo regionale deve porsi è quello di un percorso forte e serio di razionalizzazione e riordino, attraverso: il rafforzamento della non sempre incisiva governance regionale,… una più efficace politica di coordinamento sugli enti strumentali, le società partecipate e le fondazioni regionali con una procedura sistematica (condivisa tra i Dipartimenti vigilanti e il settore preposto al coordinamento), l’attuazione della razionalizzazione delle società partecipate». E ancora – si legge nel Documento di Economia e Finanza della Regione – per il futuro sono urgenti per il governo calabrese «l’aumento delle entrate e recupero dell’evasione fiscale» e «la salvaguardia della disponibilità di cassa, che va attentamente monitorata in quanto rappresenta l’effettivo stato di salute di un ente». Infine, l’ultima operazione, forse la più complessa: «Intervenire sull’apparato amministrativo regionale»: nel Defr si specifica che «per l’efficacia dell’azione di governo, appare fondamentale sensibilizzare l’apparato amministrativo regionale, anche mediante l’introduzione di appositi obiettivi che incidono sulla performance e la previsione di mirati interventi formativi dei dirigenti e degli addetti alla gestione dei procedimenti giuscontabili, al fine di garantire, una maggiore attenzione alla tempistica delle procedure che afferiscono alle attività poste in capo ai dipartimenti stessi al fine di evitare ritardi (sanzionati) negli adempimenti di approvazione dei documenti contabili, il severo rispetto dei tempi medi di pagamento delle fatture commerciali, il potenziamento e la reale integrazione dei sistemi informatici regionali, una più efficiente allocazione e gestione del personale che, anche mediante un più sapiente uso del “lavoro agile”, consenta di riportare nella sede centrale della “Cittadella” una parte del personale ad oggi assegnato presso le sedi periferiche, nonché di ridurre i costi di gestione di tali uffici, spesso aggravato dalle doppie postazioni in uso da parte di dirigenti e funzionari regionali». (redazione@corriereca.it)
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