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Covid, tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina

La decisione del ministro della Salute. Pechino: le misure siano appropriate. Un positivo su due nei voli a Malpensa

Pubblicato il: 28/12/2022 – 21:44
Covid, tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina

«Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid 19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei Ministri convocato oggi». È quanto dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci. 
«Le varie parti dovrebbero portare avanti la lotta all’epidemia in modo scientifico per garantire la sicurezza nella circolazione delle persone tra i vari Paesi e mantenere la stabilità della catena di approvvigionamento e della catena industriale globale, promuovendo una crescita sana dell’economia mondiale. Abbiamo sempre creduto che le misure di prevenzione all’epidemia debbano essere appropriate, senza sfavorire i normali scambi tra le popolazioni». Lo dice all’ANSA l’ambasciata cinese a Roma commentando la decisione del governo di imporre tamponi obbligatori per i viaggiatori in arrivo dalla Cina.
«Se necessario metteremo in atto tutte le iniziative previste dall’Unità di Crisi per lo scenario di rischio elevato. È stato un errore sottovalutare le notizie che provenivano da giorni dalla Cina», dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato che domani si recherà all’aeroporto di Fiumicino per seguire la ripresa delle operazioni di testing sui passeggeri provenienti dalla Cina.

A Fiumicino test per i voli provenienti dalla Cina

Dopo Malpensa, riprendono anche all’aeroporto di Fiumicino i test per i voli provenienti dalla Cina. Lo comunica l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.
«In attesa delle disposizioni nazionali riprendono i test all’aeroporto internazionale di Fiumicino per i voli che provengono dalla Cina – precisa D’Amato – I test si svolgeranno con le consuete modalità, sotto la supervisione dell’ Istituto Spallanzani e con il supporto delle USCAR regionali. Non dobbiamo abbassare la guardia, le ultime notizie sul Covid ci spingono a tenere alta l’attenzione».
I passeggeri sbarcati che risulteranno positivi al test sul Covid saranno isolati in apposite strutture. Attualmente non ci sono più i covid hotel, smantellati col rientrare dell’emergenza, ma chi sarà trovato positivo al test verrà ospitato in strutture sanitarie ad hoc ancora attive. Il test è facoltativo ma particolare attenzione, si apprende da fonti regionali, sarà riservata ai sintomatici.  

Quasi 1 positivo su due nei voli provenienti dalla Cina a Malpensa

Quasi un passeggero su due, tra quelli che il 26 dicembre sono arrivati a Malpensa dalla Cina a bordo di due voli, sono risultati positivi al Covid dopo il tampone non obbligatorio predisposto dalla Regione Lombardia. «Sul primo volo – ha spiegato l’assessore di Regione Lombardia al Welfare Guido Bertolaso – su 92 passeggeri sono 35 (38%) i positivi. Nel secondo, su 120 passeggeri 62 (il 52%) sono positivi”. Adesso “abbiamo attivato la procedura per il sequenziamento – ha concluso – domani mattina avremo i primi risultati».

Spallanzani: rischio varianti, il caso Cina va affrontato

Il «problema Cina oggi va affrontato con tempestività e coesione internazionale. I dati, pochi e poco trasparenti, stanno creando timore nella comunità internazionale, anche quella scientifica». È un passaggio del documento dello Spallanzani sullo “scenario attuale” del Covid. Il timore «è che, in un paese con un alta percentuale di non vaccinati in cui sono stati utilizzati vaccini poco efficaci che danno una bassa protezione di popolazione, una così forte crescita esponenziale dei contagi possa generare la selezione di una nuova variante, molto più immuno-evasiva e trasmissibile».  
Il rischio, ragiona lo Spallanzani, è che la nuova variante «traghetti l’evoluzione di SARS-CoV-2 oltre Omicron, la variante dominante a livello globale ormai dalla fine del 2021». Lo Spallanzani afferma, inoltre, che «al momento, le poche informazioni che arrivano dalla Cina indicano che le varianti che stanno alimentando questa nuova imponente ondata di contagi sono le stesse che già circolano da tempo a livello globale, ancora quindi all’interno delle sottovarianti di Omicron».

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