Mosca è stata l’obiettivo di una “guerra” dichiarata dall’Occidente dal 2014, quando ha avuto luogo il “colpo di stato in Ucraina” orchestrato da Washington. A dichiararlo è stato oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. L’Occidente guidato dagli Stati Uniti – stato nucleare – “è in guerra” con la Russia, soprattutto dal 2014, quando Washington, con l’appoggio dell’Europa, manovrò per espellere Viktor Yanukovich dalla presidenza ucraina, ha affermato in un’intervista citata dai media russi. La situazione è peggiorata dopo la violazione degli accordi di Minsk, che “nessuno avrebbe applicato”, ha aggiunto, citando una recente intervista della cancelliera tedesca Angela Merkel a Die Zeit in cui parlava dell’intesa come di un mezzo per dare all’Ucraina il tempo necessario a rafforzarsi.
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