COSENZA «Il Comune di Cosenza ha ottenuto un nuovo importante finanziamento a valere sul Pnrr pari a 437.629,61 € per il progetto di rimozione delle barriere fisiche e cognitive del Museo dei Brettii e degli Enotri». Lo comunica il sindaco Franz Caruso esprimendo il proprio compiacimento per l’ennesimo intervento progettuale andato a buon fine e ricadente sul Pnrr che ha consentito alla città di reperire importanti fondi straordinari. «Grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza – afferma il sindaco Franz Caruso – ed alla nostra capacità di proporre progetti attinenti alle diverse misure del programma, rispettandone criteri e tempi spesso complessi e stringenti, stiamo recuperando risorse essenziali da poter impegnare per la realizzazione di opere pubbliche e qualificare i servizi, al fine di dare risposte concrete ai problemi della città. Su questa strada dobbiamo continuare ad impiegare tutte le nostre energie al fine di creare sviluppo e crescita».
«In particolare – conclude il primo Cittadino di Cosenza – sono particolarmente soddisfatto per il successo ottenuto con quest’ultimo progetto di rimozione delle barriere fisiche e cognitive al Museo dei Brettii e degli Enotri, perché la mia idea di progresso è strettamente legata al superamento di ogni condizione che emargina ed isola i cittadini, al fine di garantire pari dignità e opportunità a tutti e, soprattutto, alle persone con disabilità, favorendo politiche di integrazione sociale e di miglioramento dell’autonomia personale». Il progetto di rimozione delle barriere architettoniche del Museo dei Brettii e degli Enotri, su cui ha lavorato l’intero settore 7 del Comune con l’ausilio dello staff tecnico, è stato seguito dal consigliere delegato al Pnrr, Francesco Alimena, dall’assessore ai Llpp Damiano Covelli, dalla direttrice del Museo, Marilena Cersoso, e si è avvalso del fondamentale contributo dell’Unione italiana dei ciechi e degli Ipovedenti di Cosenza. Questa sinergia ha reso l’idea progettuale proposta ammissibile di finanziamento dal ministero della Cultura che l’ha addirittura valutata come “molto performante”.
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