CATANZARO «Ciò che la Regione fa ha bisogno del contributo operativo dei Comuni, ciò che i Comuni fanno ha bisogno di una Regione che si assume le responsabilità». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto parlando con i giornalisti a margine della riunione con i sindaci per illustrare il cronoprogramma delle attività che la Sorical, gestore unico del servizio idrico integrato, porrà in essere da gennaio.
Occhiuto ha esordito ricordando che «appena mi sono insediato ho trovato la Sorical, la società che si occupa degli acquedotti e degli adduttori, in liquidazione, in una situazione bloccata per via di un fondo tedesco che impediva l’acquisizione delle quote della multinazionale francese da parte della Regione. In pochi mesi abbiamo fatto quello che in 10 anni avevano cercato di fare senza riuscirci. Abbiamo acquisito le quote, vincendo anche le resistenze del fondo governativo tedesco, abbiamo posto fuori della liquidazione Sorical, abbiamo affidato a Sorical il compito di essere soggetto unico del sistema integrato delle acque. E oggi abbiamo chiamato i sindaci a raccolta, perché i sindaci, i Comuni sono fondamentali per fare in modo che la nostra regione, che è ricchissima di acqua, possa avere l’acqua in tutte le case. È assurdo che una regione così ricca di acqua poi patisca la siccità. Ciò che la Regione fa – ha rilevato Occhiuto – ha bisogno del contributo operativo dei Comuni, ciò che i Comuni fanno ha bisogno di una Regione che si assume le responsabilità. Credo che in quest’anno abbiamo dimostrato che la regione, il governo regionale, si assume tutte le responsabilità, anche quelle che in passato probabilmente non si era assunto».
La riunione ha rappresentato in pratica l’esordio in Calabria del nuovo direttore generale della Sorical Giovanni Marati. «Mi auguro – ha detto Marati parlando con i giornalisti – di dare un contributo per far partire il servizio idrico integrato nella Regione Calabria, che purtroppo negli ultimi decenni è stato il fanalino di coda del sistema idrico integrato del Centro Sud. Oggi finalmente abbiamo una gestione unica affidato al soggetto gestore unico. Ci stiamo allineando e stiamo diventando co-protagonsiti insieme ad altre Regioni che hanno fatto questo percorso una ventina di anni fa, penso a esempio ad Acquedotto Pugliese. Anche la Calabria viene ora rappresentata con un soggetto unico che dovrà cercare di risolvere i tanti problemi del settore, che sono dovuti anche a una scarsa attitudine all’investimento in questo settore negli ultimi anni». «Il messaggio – ha aggiunto Marati – è quello di fare squadra, c’è un cambio di paradigma: il rapporto di Sorical deve cambiare radicalmente perché la società sarà un braccio operativo dei Comuni, sarà partecipata dai Comuni oltre che dalla Regione, e quindi dev’esserci un lavoro davvero di squadra per far decollare il servizio idrico integrato nella regione. I punti di forza sono la capacità di avere una risposta in termini di know how tecnico, di saper affrontare in modo opportuno progettazioni e realizzazioni degli interventi e quindi incrementare il livello di investimenti sul territorio che attualmente è molto basso. La media europea degli investimenti – ha riferito il dg della Sorical – ha superato da tempo i famosi 80 euro abitante-anno, le gestioni in economia del Sud del Paese sono al di sotto di 10 euro, e questa situazione è del tutto insostenibile perché significa che il livello di servizio continua a deteriorarsi invece che a migliorare. Poiché mi sembra che la Regione Calabria ha il diritto e dovere di garantire alle generazioni future un servizio migliore, è necessario cominciare a fare investimenti per migliorare le infrastrutture, ridurre le perdite, migliorare i livelli di servizio per i cittadini». Con riferimento ai debiti dei Comuni calabresi verso la Sorical, Marati ha osservato: «Al netto di alcune situazioni che purtroppo sono un po’ più complicate, il resto dei Comuni ha dei piani di rientro, l’obiettivo sarà quello di fare in modo che i Comuni rispettino questi piani di rientro e non costituiscono un peso per il futuro soggetto unico. L’aspetto determinante è anche la capacità di drenare investimenti e finanziamenti pubblici con l’aiuto della Regione per cercare di impattare il meno possibile sui livelli tariffari e quindi realizzare il massimo possibile di infrastrutture con il minimo sforzo. E su questo ovviamente – ha sostenuto il neo dg di Sorical – i Comuni dovranno far parte del progetto affinché il progetto decolli in tempi brevi. Non è un’impresa facile ma sono convinto che con l’aiuto e la collaborazione e la sinergia tra tutti i soggetti istituzionali e non che hanno competenza questo progetto può portare a soddisfazioni alla Regione in termini di miglioramento dei servizi. Se si fa gioco di squadra certi temi andranno a soluzione».
Alla riunione hanno inoltre partecipato l’amministratore unico di Sorical Cataldo Calabretta, il commissario di Arrical Bruno Gualtieri, il dg del Dipartimento Ambiente della Regione Salvatore Siviglia e il capo gabinetto della Giunta Luciano Vigna. Nel corso dell’incontro è stato illustrato il cronoprogramma del subentro della Sorical nella gestione unica del servizio idrico, cronoprogramma che prevede anzitutto una fase transitoria, con il trasferimento graduale dei ruoli dei Comuni al gestore unico entro il primo semestre (in questo range temporale dunque i Comuni fattureranno ancora ai cittadini), mentre Sorical dovrebbe fatturare dal secondo semestre. Nel corso della riunione tanti i sindaci intervenuti con quesiti, richieste di chiarimenti e «anche molta preoccupazione». (c. a.)
x
x