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lo scontro

Volano spintoni in Commissione a Crotone, chiesto l’intervento dei carabinieri

Urla, offese e clima tesissimo in diretta streaming nella discussione su Parco Pignera. Il Pd chiede alla maggioranza un passo indietro

Pubblicato il: 28/12/2022 – 23:12
di Gaetano Megna
Volano spintoni in Commissione a Crotone, chiesto l’intervento dei carabinieri

CROTONE Volano spintoni e viene chiesto anche l’intervento dei carabinieri. Protagonisti del brutto episodio, alcuni consiglieri comunali di Crotone, componenti della IV commissione consiliare, convocata per le 18 di oggi per  discutere della “proposta di partenariato pervenuta al Comune di Crotone da parte del Consorzio Jobel e trasmessa a suo tempo ai consiglieri comunali”. Il Consorzio Jobel gestisce da anni la struttura di proprietà del Comune di Crotone di Parco Pignera che, tra l’altro, ospita nel suo sito anche il museo di Pitagora.
La convenzione tra il Comune e il Consorzio scade il prossimo 31 dicembre e, quindi, andrebbe rinnovata per evitare che il sito, più volte fatto oggetto di atti vandalici e tentativi di dare alle fiamme l’intero parco, resti incustodito  in balia di chi vorrebbe distruggerlo. Oggi pomeriggio, quindi, era stata aperta la discussione per individuare la soluzione e consentire così al consiglio comunale, convocato per domani pomeriggio, di potere prendere la decisione giusta sul futuro della struttura.

Lo scontro tra Meo e Venneri

A presiedere la riunione il consigliere Fabrizio Meo, eletto nelle liste del sindaco Vincenzo Voce e poi transitato nei banchi dell’opposizione. Da quello che si comprende visionando il filmato della riunione è successo che Meo ha introdotto i lavori ed ha relazionato sull’argomento, per più di mezzora. La lungaggine ha infastidito la consigliera di maggioranza Dalila Venneri, che ha iniziato ad urlare contro il presidente accusandolo di monopolizzare il dibattito, impedendo così agli altri di intervenire. Alle urla di Venneri si sono aggiunte anche quelle di altri rappresentanti della maggioranza, che avrebbero voluto che Meo concludesse per evitare la sua eccessiva presenza in streaming. Tutti i lavori delle commissioni consiliari, infatti, hanno una diretta streaming, che può essere seguita dai cittadini. Gli interventi dei consiglieri, quindi, sono anche occasione per propagandare il proprio punto di vista sui problemi, che vengono di volta in volta affrontati. Un’occasione che nessuno si lascia sfuggire, perché consente di propagandare la propria immagine agli elettori.

Le urla e le minacce di andare in Procura

Sempre visionando il filmato, si capisce che Meo ha tentato di bloccare la protesta di Venneri minacciando il ricorso alla Procura della Repubblica in quanto, con il suo comportamento, “non consentiva lo svolgimento della Commissione”. Mentre Venneri, non inquadrata, urlava “basta, basta!”, Meo a suo volta chiedeva al segretario verbalizzante, non inquadrato, di scrivere: “Con urla e strepiti non mi si consente di terminare la commissione” ed ha minacciato di andare in Procura. A questo punto, invitava la consigliera Venneri ad abbandonare la seduta e questi replicava: “Vai dove cacchio ti pare”… Lo scontro diventa concitato e Meo, sempre rivolta a Venneri, ha detto: “Vado dove cazzo mi pare”, non avendo afferrato che la consigliera aveva utilizzato il termine “cacchio” e non “cazzo”. Sempre Meo si rivolge a Venneri e la invita a non essere volgare e lei di rimando: “Volgare, volgare di cosa” e lo apostrofava di essere “anche brutto”. Nella partita degli scontri sono diventati protagonisti anche i consiglieri Paolo Acri e Giovanni Greco. In particolare Greco ha urlato in faccia a Meo: “Lei non sa fare il presidente della commissione”. Lo scontro a questo punto si è concentrato sulle cose da mettere a verbale e Meo si è rivolto alla segretaria verbalizzante, tale Antonella, e le ha chiesto di mettere a verbale: “Mi viene impedito di fare la commissione, la riunione  è chiusa”.  Venneri dal canto suo ha urlato: “Non devi dettare, non devi scrivere non ti devi dettare tutto; Antonella non devi scrivere quello che ti detta lui”. Meo si è alzato dalla sedia di presidente e non è stato più inquadrato dalla telecamera. Si sentono solo voci:  “Paolo il mio cellulare”. Qualcuno aveva sottratto il cellulare ad uno dei consiglieri. Secondo quanto viene riferito è in questa fase che sarebbero partiti gli spintoni e qualcuno sarebbe anche caduto inciampando in un tappeto. I carabinieri sarebbero stati visti fuori dal palazzo, probabilmente intervenuti quando la lite si era conclusa. 

La nota del segretario provinciale del Pd Leo Barberio

«Quello che è successo nella commissione cultura del comune di Crotone è la rappresentazione plastica del degrado istituzionale presente oggi nel consiglio comunale del capoluogo. Due rappresentanti eletti nelle liste del sindaco Voce discutono, litigano e si insultano mentre si doveva trattare un delicato punto sulla patneschip pubblica privata per la gestione dei giardini di Pitagora, polmone verde della nostra città. Tralasciando per un attimo il punto estremamente importante tutti i cittadini che seguivano la diretta e lo streaming hanno assistito ad un teatrino con molte maschere e pochi volti. I consiglieri comunali senza badare al ruolo istituzionale che ricoprono hanno chiuso la commissione tra urla è insulti. Frasi e eufemismi non degni degli scranni che occupano. È ormai palese che il consiglio è la maggioranza non conoscono le difficoltà in cui Crotone si trova. Serve un cambio di marcia serio. Serve un passo indietro di questi signori per un ritorno immediato alle urne. Chiedo a tutti un esame di coscienza, una valutazione delle dei propri limiti e la possibilità di far esprime di nuovo i cittadini sul futuro della città di Pitagora». 

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