Riceviamo e pubblichiamo.
La Ust Cisl Magna Grecia, premesso che il 27/12/2022 alle 13:18, nell’edizione online del Corriere della Calabria, è stato pubblicato un articolo con il seguente sommario: “Santo Mirarchi nel corso del processo: «Gallo presentato come uno dei nostri». L’ingerenza delle cosche nella costruzione delle villette dei carabinieri e l’“amico” nella Cisl”; che nello stesso articolo viene riportato quanto segue: “Mirarchi racconta che in una occasione si tentò di costringere la ditta che costruiva le villette per la Legione Carabinieri a «comprare materiale da lui», ossia da Gallo. Le ditte venivano avvicinate cercando di sfruttare anche un amico che Gallo aveva nella Cisl. «Questa persona all’inizio era un operaio, come tutti gli altri operai; dopodiché Gallo lo fece fare sindacalista della Cisl…»“. Considerato che la nomina dei rappresentanti nella Cisl, al pari delle altre organizzazioni sindacali, viene effettuata – a qualsiasi livello – con il metodo della partecipazione democratica conformemente a quanto sancito dall’art 39 Cost e dalle disposizioni statutarie, e di certo non per indicazione di chicchessia; che, nel testo dell’articolo, vengono trasformate in “notizia vera” quelle che, al più, costituiscono dichiarazioni generiche di un collaboratore di giustizia senza indicare il presunto sindacalista Cisl né il comparto nel quale lo stesso opererebbe; che le accuse dei collaboratori di giustizia di per sé non costituiscono prova e sono assoggettate alla disciplina dell’art 192 c.p.p. a mente del quale “L’esistenza di un fatto non può essere desunta da indizi a meno che questi siano gravi, precisi e concordanti”; che i riferimenti del Mirarchi sono macroscopicamente falsi perché contrari alle disposizioni costituzionali e statutarie testé richiamate; che, per l’effetto, l’articolo scredita gravemente l’immagine e l’onorabilità di un’associazione sindacale, da sempre impegnata in battaglie a tutela della legalità e contro le infiltrazioni mafiose e ‘ndranghetiste; tanto premesso e considerato la Ust Cisl Magna Grecia chiede che, al fine di evitare l’aggravarsi del pregiudizio sofferto, sia trasmessa apposita rettifica.
«Mirarchi racconta», non è dare una notizia per vera. Quello che è vero è che queste parole il collaboratore di giustizia le ha riferite in un’aula di tribunale, così come in precedenza ha fatto rendendo interrogatorio agli inquirenti. Parole riportate più volte, in più occasioni, da più testate. Basta fare una ricerca su Google. Il Corriere della Calabria si è limitato a riportare, per diritto di cronaca, il contenuto dell’interrogatorio del pentito Mirarchi così come riferito nel processo “Basso Profilo”. (ale. tru.)
x
x