CATANZARO Sit-in dei lavoratori precari della Sanità davanti alla sede della regione Calabria. La manifestazione è stata organizzata dal Si Cobas Calabria per protestare sulle procedure adottate dal dipartimento regionale alla Salute per regolare i contratti dei precari. E una delegazione dei lavoratori, guidata da Simone Scandale coordinatore regionale Si Cobas, ha incontrato la dottoressa Scordo del Dipartimento tutela della salute per evidenziare questa vicenda. A comunicarlo lo stesso coordinatore regionale Si Cobas Calabria. «È stato ribadito – afferma Scandale – quanto sta accadendo nella nostra sanità pubblica. Giorno 20 dicembre con la proroga dei contratti a tempo determinato si è creato un altro abuso, con il tempo determinato (che non rientra nelle procedure di stabilizzazione) si vanno a coprire i posti a tempo indeterminato che i piani del fabbisogno danno ad ogni azienda e Asp provinciale per assumere il personale necessario, invece tutto resta fermo e immobile».
«Abbiamo annunciato – comunica il coordinatore regionale del Si Cobas – una denuncia alla Procura della Repubblica dove saranno individuati tutte le situazioni anomale presenti nella nostra sanità. Avere contratti a tempo determinato fa comodo a tutti (politica e sindacati) che cercano di tenere sotto scacco tante persone».
«La dottoressa Scordo – prosegue Scandale – parlerà con i suoi superiori e in primis con il presidente Occhiuto visto che è il commissario ad acta della nostra sanità, anche la dottoressa Scordo ha capito che tutto quello che stiamo denunciando è verità e non si capacita dei comportamenti di dirigenti e amministrativi».
«La nostra Sanità violentata ogni giorno – conclude il coordinatore regionale del sindacato di base – deve avere una sua dignità e dare risposte ai cittadini e noi del Si Cobas Calabria stiamo lottando per questo e per tutti i lavoratori che chiedono solamente di applicare la legge e assumere a tempo indeterminato come i fabbisogni prevedono».
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