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La guerra non si ferma, raid missilistici su Kiev

Almeno una persona è morta e altre sono rimaste ferite. Zelensky: «L’Ucraina non perdonerà»

Pubblicato il: 31/12/2022 – 19:40
La guerra non si ferma, raid missilistici su Kiev

ROMA Le forze russe hanno lanciato 20 missili sull’Ucraina di cui 12 sono stati abbattuti dalla difesa aerea ucraina. Lo rende noto il capo di Stato maggiore ucraino Valery Zaloujny su Telegram. Almeno una persona è morta e diverse altre sono rimaste ferite in seguito a una serie di attacchi aerei lanciati dalle forze russe in tutta l’Ucraina, compresa la capitale Kiev come riferito dal sindaco di Kiev, Vitali Klitschko. A Solomyan, nel sud-ovest della città, almeno tre donne sono state trasportate in ospedale. Un hotel e un’abitazione sono stati colpiti da missili, secondo il vice capo del presidente ucraino, Kyrylo Tymoshenko. 

Zelensky: «L’Ucraina non perdonerà»

«L’Ucraina non perdonerà» ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sui social dopo i nuovi raid russi nell’ultimo giorno dell’anno. «Lo Stato terrorista non sarà perdonato. Coloro che ordinano gli attacchi, e coloro che li eseguono, non riceveranno perdono», ha detto denunciando razzi contro il popolo. Poi ai soldati di Mosca: «Il tuo leader vuole dimostrare di avere l’esercito dietro di sé e di essere in vantaggio. Ma si sta solo nascondendo. Si nasconde dietro i militari, dietro i missili, dietro le mura delle sue residenze e dei suoi palazzi. Si nasconde dietro di te e brucia il tuo Paese e il tuo futuro». La seconda raffica di raid missilistici che i russi hanno lanciato in tre giorni su Kiev e dintorni, oltre a provocare la morte di una persona stando ad un primo bilancio, ha causato danni a un hotel e a un condominio nella capitale ucraina. Si tratterebbe dell’Hotel Alfavito, una struttura ricettiva a quattro stelle nel centro di Kiev, stando a più fonti locali. Secondo il ministro ucraino per l’Energia, German Galushchenko, quest’ultimo attacco non ha tuttavia causato gravi danni all’infrastruttura per l’erogazione di energia nel Paese. Nel pomeriggio esplosioni sono state udite all’aeroporto di Dzhankoi, nel nord della Crimea, annessa unilateralmente dalla Russia. L’aeroporto di Dzhankoi è una base militare controllata dalle forze di occupazione russa. Ieri altre esplosioni erano state segnalate a Sebastopoli. Sempre ieri sei civili sono stati uccisi e altri sette sono rimasti feriti negli attacchi russi.

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