Medici cubani in Calabria, tre settimane per migliorare le competenze linguistiche – VIDEO

COSENZA Tre intense settimane di studio, corsi di lingua italiana e la suddivisione in due gruppi generati a seguito di un mini test per comprendere le abilità di lettura, scrittura e comprensione della nostra lingua. Parte ufficialmente la prima avventura dei 51 medici cubani giunti in Calabria negli scorsi giorni e, da questa mattina, impegnati all’Unical per il primo giorno di formazione.
Saranno 21 le giornate da trascorrere fra i banchi dell’Ateneo di Arcavacata per apprendere velocemente terminologia tecnica e regole base della grammatica italiana fondamentali per potersi inserire nel sistema sanitario regionale e dare subito un forte impulso ai colleghi impegnati negli ospedali calabresi. A dirigere il corso è la professoressa Carmen Argondizzo, docente di linguistica inglese presso l’Università della Calabria, dove svolge attività didattica per gli studenti dei Corsi di Laurea Magistrale in Economia, Economia Aziendale, Cooperazione e Sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. E’ presidente del Centro Linguistico di Ateneo nella stessa Università. Una lunga esperienza e tanti ambiziosi progetti portati a termine: negli scorsi anni ha ricevuto il riconoscimento del Label Europeo delle Lingue (2007, 2010) dalla Commissione Europea come best practice nella promozione del multilinguismo e della multiculturalità.

La full immersion

Al Corriere della Calabria, la professoressa – dal 2014 delegata del Rettore alla Creatività nel Campus – illustra i dettagli del corso. «Siamo felicissimi di accogliere questa comunità cubana, probabilmente molti di loro vengono per la prima volta in Calabria. Il corso si articolerà su tre settimane, due in modo particolare basate proprio sulle competenze linguistiche. Nella una parte di questa giornata li sottoporremo ad un test di livello che ci aiuterà a capire come dovremo suddividerli in due gruppi». La docente poi spiega come sarà articolato il corso con particolare attenzione al linguaggio. «Questa volta il focus è legato al linguaggio della medicina e su questo lavoreremo tantissimo per perfezionare tutte le competenze linguistiche e le abilità: dal parlato all’ascolto, fino alla scrittura ed alla lettura su tematiche ben precise che riguardano la sanità e il contatto con i pazienti», aggiunge. La formazione diventa fondamentale anche per interagire meglio con i pazienti e non solo con i colleghi. «L’interazione con i pazienti è fondamentale, non è tra le cose più semplici ma tra quelle più importanti ed ecco che faremo in modo che la comunicazione avvenga correttamente». La terza settimana – continua Argondizzo – «sarà dedicata alla conversazione ed alla lettura e scrittura, ancora una volta dipenderà dai loro interessi e dalle loro abilità linguistiche».

(f.benincasa@corrierecal.it)