Che se lo dicano da soli è un conto, ma che venga loro attribuito da una testata giornalistica e tutt’altra cosa. Sta diventando di uso comune chiamare il Presidente di Regione governatore. Eppure il vocabolario della lingua italiana stabilisce che “governatore è l’organo monocratico che eserciuta il potere esecutivo in nome dell’autorità politica di un governo sovrano che lo nomina”, Mentre “Presidente” è, secondo l’art. 121 della Costituzione l’organo regionale che detiene la Presidenza della Regione. Se ci fossero stati dei dubbi, adesso sono chiariti!Mentre “Presidente” è, secondo l’art. 121 della Costituzione, l’organo regionale che detiene la Presidenza della Regione. Se ci fossero stati dei dubbi, adesso sono chiariti!
In Italia il termine “governatore” viene spesso attribuito, ai presidenti delle regioni che, a quanto pare, lo gradiscono nonostante sanno di non esserlo. Sicché è scorretto utilizzare tale parola per definire colui che sta a capo di una Giunta Regionale. Che poi ci possa essere il desiderio o l’ambizione di qualche presidente di essere chiamato “Governatore” è tutt’altra cosa. Anche se è bene ricordare che “governatore” è politicamente un istituto ritenuto più alto del “presidenzialismo”.
Inoltre si vuole che non può esserci pertinenza tra il titolo di presidente che spetta per legge e quello di “governatore” che pur essendo più gradito agli interessati, non trova riscontri possibili. Un titolo che, per il vero, è stato immesso sul “mercato” dell’informazione e che è diventato gradito ai Presidenti.
Si dice che ciò che conta sono i compiti che spettano ai presidenti delle regioni, non certo gli appellativi. Ma a volte la ragione dà spazio anche alla vanità, nonostante sia espressamente detto che “Governatore” spetta all’organo monocratico che esercita il potere esecutivo in un territorio in nome dell’autorità politica di un governo sovrano che lo ha nominato.
L’organo regionale di cui è a capo il Presidente della regione – secondo l’art. 121 della Costituzione – è’ La Giunta, cioè l’insieme dei vari Assessorati.
Chiarito l’arcano, insistere sul nome di “governatore” è come se si volesse abusare della funzione che continua ad essere garantita dalle leggi dello Stato più che dai “pruriti” di qualcuno.
Che se lo dicano da soli è un conto, ma che si possa leggere sui giornali come fatto acquisito, è tutt’altra cosa. Prova ne sia che sta diventando di uso comune chiamare il Presidente della Regione governatore, anche se il vocabolario della lingua italiana stabilisce che il “governatore” rappresenta il potere esecutivo di un governo sovrano che non ha nulla a che vedere con il sistema democratico. E, invece, l’appellativo di “governatore” è stato attribuito ai presidenti delle Regioni da qualche organo di stampa. Forse perché “governatore” si pensa che dia uno status più importante. E, invece, si tratta di una improprietà istituzionale stante che Governatore non viene neppure usato nell’ordinamento dello Stato per definire il Presidente del Consiglio dei Ministri, figurarsi un presidente di regione. L’unica persona che nel nostro Paese può fregiarsi del titolo di “governatore” è risaputo che è il Presidente della Banca d’Italia.
Sicché è scorretto utilizzare tale definizione per indicare il presidente della Giunta Regionale. Che poi ci sia il desiderio o l’ambizione di qualcuno che gradisce essere chiamato “governatore” è tutt’altra cosa. Come si dice? “una rondine non fa primavera”. Anche se è bene ricordare che il “governatorato” è politicamente un istituto ritenuto più alto del “presidenzialismo”.
C’è inoltre da considerare che non può esserci pertinenza tra il titolo di presidente che spetta per legge con quello di “governatore” che, a quanto sembra, sarebbe più gradito agli interessati. Se non a tutti, ad una buona parte.
Comunque e un titolo che è stato “lanciato” dai giornali e che sarebbe risultato gradito ai diretti interessati, i quali, nei tempi passati, avrebbero lasciato intendere di voler cambiare il “nome” disposti ad accettare anche l’appellativo di “capo politico.
Dopotutto, ciò che conta sono i compiti che spettano ai presidenti delle regioni, non certo gli appellativi. Ma se si vuole insistere sul nome di “governatore” è come se si volesse abusare della funzione che (desideri a parte) continua ad essere garantita dalle leggi dello Stato più che dai “pruriti” di qualcuno.
*giornalista
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