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Debito della sanità, il centrodestra esulta: «Da Occhiuto un’operazione storica»

La soddisfazione dei forzisti Arruzzolo, Mangialavori, Tripodi e Cannizzaro. Graziano (Udc): «Siamo una regione normale»

Pubblicato il: 04/01/2023 – 18:18
Debito della sanità, il centrodestra esulta: «Da Occhiuto un’operazione storica»

CATANZARO «L’operazione messa in atto dal presidente Occhiuto per accertare dopo decenni il debito della sanità calabrese è un fatto straordinario e costituisce allo stesso tempo un’ottima notizia per la Calabria». Lo afferma in una nota Giovanni Arruzzolo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. «Per anni, con pregiudizio, si è lucrato su un’immagine della sanità calabrese irrecuperabile. Il commissariamento dei governi nazionali non solo non ha quantificato il debito sanitario, ma ha limitato all’osso i livelli di assistenza e alimentato a dismisura l’emigrazione sanitaria».
«Il presidente Occhiuto in soli pochi mesi – conclude – ha lavorato con determinazione e soprattutto ha realizzato un sistema di organizzazione senza precedenti per certificare finalmente il debito sanitario calabrese. Ora, per la nostra Regione si apre davvero una nuova era in questo settore, in cui si potranno finalmente restituire ai cittadini quelle condizioni di civiltà che per anni sono state negate».
Per il deputato di Fi e coordinatore azzurro in Calabria Giuseppe Mangialavori «le importanti novità che oggi il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha comunicato sulla sanità e in particolare sulla reale condizione dei bilanci pubblici del comparto costituiscono un nuovo inizio e la premessa fondamentale per voltare finalmente pagina nel delicato e complesso campo dei servizi sanitari in Calabria. Il presidente Occhiuto – insieme all’intera struttura commissariale e al Dipartimento regionale – è riuscito a mettere in campo un’operazione verità che nessuno, in oltre dieci anni di commissariamento del settore, era riuscito a realizzare. Si tratta per la Calabria di un altro obiettivo centrato, e la dimostrazione che alla guida della Regione vi sia un amministratore che pone i diritti fondamentali – quale è quello alla salute – al centro della propria agenda di governo».
Anche Maria Tripodi, sottosegretario agli Esteri e dirigente calabrese di Forza Italia, sottolinea che «quella conclusa oggi dal governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, è un’operazione storica: un primo fondamentale passo verso l’accertamento del debito sanitario della nostra Regione. Da decenni si fantasticava su un debito miliardario della sanità calabrese: c’era addirittura chi ipotizzava cifre superiori a 3 o 4 miliardi di euro. Oggi il governo regionale – dopo che per 12 anni i commissari non erano riusciti in questa impresa – in pochi mesi ha ricostruito la storia contabile delle Aziende sanitarie e ospedaliere. Le richieste di presunti crediti maturati al 31 dicembre 2020 sono di poco superiori a 862 milioni di euro, quelle riferite agli anni 2021 e 2022 quasi 364 milioni di euro. Cosa vuol dire? Che queste sono le cifre massime, quanto chiedono i creditori, ma il debito reale – al termine delle operazioni di verifica condotte anche con l’ausilio della Guardia di Finanza – sarà molto probabilmente inferiore del 20/25%. In linea, dunque, con tante altre Regioni. Altro che debito monstre. Da qui potrà ripartire la sanità, da qui si potrà ricominciare a investire per i servizi e per la cura. Il presidente Occhiuto sta ancora una volta dimostrando che la Calabria può essere governata, governata bene e con piglio».
«Finalmente trasparenza e chiarezza segnano il governo della sanità in Calabria – dice Francesco Cannizzaro, deputato forzista –. Per la prima volta nella storia recente della Regione, dopo oltre dieci anni di commissariamento, e grazie alla spinta del presidente Occhiuto, i cittadini calabresi hanno un quadro su bilanci, conti, debiti e crediti di un mondo che fino a poco tempo fa appariva agli occhi dei più come una grande e inavvicinabile nebulosa. Il debito sarà molto inferiore al miliardo di euro. Le cifre catastrofiche che hanno raccontato per anni non esistono e non esistevano. Semplicemente, in tanti in passato non sono stati in grado di fare bene il proprio mestiere. Ha vinto la determinazione del governo Occhiuto, ha vinto la buona amministrazione che consentirà ora alla Calabria di intraprendere un nuovo cammino nella tutela del diritto alla salute».
Un plauso arriva anche da Giuseppe Graziano, capogruppo dell’Udc in consiglio regionale. «Con la ricognizione aritmetica, dettagliata e precisa del debito della sanità la Calabria dimostra al Paese e all’Europa di essere una Regione normale, meritevole di ancora più fiducia e considerazione», dichiara Graziano. Che aggiunge: «Non occorreva molto, – precisa – solo capacità e la consapevolezza di assolvere ad un ruolo – quello del governo – con coraggio e determinazione. È quanto ha dimostrato il governatore Roberto Occhiuto – dice ancora Graziano – restituendo alla nostra terra, in poco più di un anno, l’orgoglio di poter essere amministrata da una classe dirigente che finalmente si assume la responsabilità delle proprie azioni. Più che per la ricognizione del debito – aggiunge il presidente UDC in Consiglio regionale – che oggi ci fornisce un quadro chiaro su come tracciare la rotta e uscire finalmente da quasi tre lustri di incertezze e decisioni abominevoli, ora siamo felici per aver ricollocato la Calabria nell’alveo della normalità che significa – conclude Graziano – nuova programmazione e, per i calabresi, speranza in un futuro migliore. E tutto questo grazie a Roberto Occhiuto».
«Il presidente Roberto Occhiuto in un anno ha raggiunto risultati straordinari da commissario per la Sanità», sostiene, invece, il vicepresidente del Consiglio Regionale Calabria Pierluigi Caputo che aggiunge: «Ha avviato un percorso di riforma profonda della governance, attivato misure straordinarie per garantire l’assistenza ai calabresi e completato, con l’annuncio di oggi, la ricognizione del debito. Un risultato storico dopo dodici anni di commissariamento, per alcuni impossibile da raggiungere. È un passo concreto per rimettere ordine nello sfascio della sanità calabrese che questa amministrazione ha ereditato. Ridare impulso al  sistema sanitario calabrese è un’impresa ardua». «Il presidente Occhiuto lo sa bene – ha concluso Caputo –  eppure ha voluto assumersene piena responsabilità chiedendo e ottenendo di essere nominato commissario. Nessun altro avrebbe potuto ottenere in dodici mesi tanti risultati, grazie all’impegno, alla competenza e all’amore che ogni giorno dimostra per la nostra regione. Certo, c’è ancora tanto da fare. Ma questo primo risultato oggi segna una concreta ripartenza e smonta il pregiudizio di una Calabria come causa persa e regione ingovernabile»

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