CATANZARO «La mia recente nomina a capogruppo della Lega coincide con un momento particolarmente delicato, sia per i futuri equilibri del sistema Paese che per gli equilibri del mio partito che a breve, coi congressi, rideterminerà il proprio focus politico e le priorità su cui lavorare. E’ per questo che il nuovo incarico mi riempie di orgoglio ma mi grava anche del peso di un ruolo che mai come oggi è stato fondamentale. Per questo ringrazio i colleghi della stima e della fiducia dimostratami nell’eleggermi, e ringrazio anche la neo deputata Simona Loizzo per il lavoro svolto fino a oggi e per il contributo che già sta dando in Parlamento». E’ quanto afferma Giuseppe Gelardi, neo capogruppo della Lega in Consiglio regionale.
«Il Paese – continua Gelardi – si trova davanti ad un momento che sicuramente determinerà il successo o l’insuccesso di molti anni a venire. Usciti da una pandemia mondiale di proporzioni enormi ci troviamo di fronte ad un mondo profondamente diverso da quello di pochi anni prima e i tempi di reazione mai come nella società globale di oggi sono ridotti al minimo. Sul tavolo europeo tra i dossier più urgenti ci sono certamente quelli del Pnrr e della crisi energetica causata in parte anche dalla guerra. Ma anche sul tavolo nazionale si giocheranno partite importantissime. E nelle quali la Calabria potrebbe avere un ruolo ed un’incisività che forse non ha mai avuto prima. Non è un caso infatti che il primo giorno lavorativo dell’anno 2023 il ministro Roberto Calderoli lo abbia voluto spendere proprio in Calabria confrontandosi con noi e la nostra giunta. La sfida dell’autonomia differenziata rappresenta certamente una delle chiavi di volta dei nuovi equilibri istituzionali, e la Calabria in questo frangente sarà nel vivo della discussione. Il presidente Occhiuto, più di ogni altro governatore del sud, ha già dato forti segnali in questo senso, e la visita del ministro conferma che anche a Roma è chiaro che questa volta la Calabria non farà da spettatore del dibattito. Ho ascoltato le giuste considerazioni di Occhiuto sul tema. L’apertura a discutere un progetto serio e condiviso è massima, e la volontà di essere protagonisti del nostro futuro come calabresi anche. Senza dimenticare però che il tema dell’autonomia deve essere per forza di cose agganciato a quello dei Lep e della perequazione; temi dai quali derivano diritti garantiti dalla Costituzione che nessun governo nazionale avrebbe la facoltà di ignorare. Con la prosecuzione di questa sinergia istituzionale sono certo che il dialogo sarà proficuo per entrambe le parti. Il ministro Calderoli del resto – conclude Gelardi – ha grande carisma ed autorevolezza, e sono sicuro che con l’impegno di noi calabresi si arriverà alla svolta. Io sarò certamente concentrato ed attento affinché il mio nuovo incarico possa essere svolto con il massimo dell’attenzione anche riguardo a questo tema. Sono certo che i calabresi sapranno riconoscere che il cambio di passo sarà fruttuoso».
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