CATANZARO L’ex assessore regionale ed ex sindaco di Pizzo, Francescantonio Stillitani, torna in totale libertà. La decisione è dei giudici del Riesame di Catanzaro che, in sostanza, hanno accolto l’istanza presentata dai difensori, gli avvocati Vincenzo Gennaro e Vincenzo Comi, uniformandosi alla decisione del gup e dopo l’annullamento con rinvio dell’ordinanza di custodia cautelare deciso dalla Corte di Cassazione, cancellando l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria.
Francescantonio Stillitani è uno degli imputati eccellenti del processo – ancora in corso in aula bunker a Lamezia Terme – nato dall’inchiesta della Dda di Catanzaro “Imponimento” contro la cosca Anello-Fruci di Filadelfia. In particolare, le accuse per Stillitani concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione (aggravata dal metodo mafioso) e voto di scambio politico-mafioso. Secondo la tesi accusatoria della Dda, infatti, l’imprenditore ed ex politico avrebbe permesso alle cosche di inserirsi negli affari delle strutture turistiche che quest’ultima gestiva insieme al fratello Emanuele, anche lui fra gli imputati. I fratelli Stillitani, sempre secondo l’accusa, sarebbero passati dall’essere vittime di richieste estorsive a referenti del clan, «anche mediando con altri imprenditori in relazione alle pretese estorsive della cosca e dei suoi appartenenti, concorrendo nelle condotte estorsive, favorendo l’affidamento di opere, forniture e servizi ad imprese contigue alla cosca ovvero direttamente avvalendosene, garantendo l’assunzione di sodali o di soggetti comunque indicati dall’organizzazione». (Gi.Cu.)
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