CATANZARO Il Senato accademico della “Magna Graecia” si schiera contro la delibera che propone l’istituzione del terzo corso di laurea in Medicina in Calabria all’Unical. E denuncia la mancata sottoscrizione da parte del rettore dell’Ateneo De Sarro e del dottor Scigliano della stessa proposta. Nonché «stigmatizza» la mancata sottoscrizione, da parte del Presidente Occhiuto, del Protocollo d’intesa, finalizzato alla nascita dell’«Azienda ospedaliero-universitaria Dulbecco». Una forte presa di posizione confluita in un documento approvato all’unanimità dal Collegio.
In particolare nel documento si rileva che «nella riunione del 22 dicembre u.s., il Co.R.U.C. ha approvato la proposta, formulata dall’Università della Calabria (Unical), di istituzione di un ulteriore nuovo Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia TD (LM-41)».
«Nel condividere la mancata approvazione della proposta da parte del Rettore De Sarro e del dottor Scigliano, il Senato Accademico – è detto nel documento – esprime forte preoccupazione e grande perplessità, sui contenuti di tale proposta. L’istituzione di un terzo Corso di Laurea in Medicina, nella Regione Calabria, presso l’Unical (il primo Corso, già esistente da più di 30 anni a Catanzaro, il secondo, già attivo a Cosenza come Corso interateneo tra Università di Catanzaro e Università della Calabria), è priva di motivazione perché le ipotetiche esigenze di ampliamento del numero di matricole calabresi o di medici specialisti potrebbero essere, agevolmente, soddisfatte potenziando i due Corsi esistenti».
«Inoltre, il Senato esprime forte preoccupazione – prosegue il documento – per la sostenibilità del terzo Corso di Laurea dell’Unical (la quale, in tal modo, si ritroverebbe ben due Corsi di Laurea in Medicina) da attivare solo con le forze dell’Ateneo cosentino, che al momento dispone di un numero di docenti dell’area medica decisamente insufficiente per garantire agli studenti un’adeguata formazione, tant’è che il Corso interateneo esistente a Cosenza, per essere attivato, ha avuto bisogno del sostegno dell’Università Magna Graecia di Catanzaro che ha garantito il supporto della formazione clinica con propri docenti».
«Il Senato accademico è, altresì, fortemente preoccupato per la mancata firma, da parte del Presidente Occhiuto – scrivono – del protocollo di intesa tra l’Università Magna Graecia di Catanzaro e la Regione Calabria/Commissariato di Governo prevista dalla legge regionale 33/2021, finalizzato alla nascita dell’Azienda ospedaliero-universitaria Dulbecco. Tale preoccupazione nasce dai contenuti del DCA 162/2022, approvato dal Commissario Occhiuto e inviato al Ministero della salute i quali impongono, in pieno contrasto con la legge 33/2021, un’ingiustificabile dilatazione dei tempi in procedure molto lunghe e complesse, per (non) giungere alla stipula del protocollo di intesa tra Regione Calabria/Commissariato di Governo e Università Magna Graecia di Catanzaro.
In particolare, il suddetto DCA 162/2022 prevede, quale attività prodromica alla stipula del protocollo di intesa, l’adozione da parte del Governo di ben due atti sottoscritti dal Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), i quali dovrebbero essere finalizzati, l’uno, al riconoscimento dell’Azienda Mater Domini come Azienda ospedaliero-universitaria, l’altro, al riconoscimento dell’Azienda Dulbecco, secondo le nuove procedure previste dall’art. 8 del D.Lgs. 517/1999».
«Orbene, il Senato deve, agevolmente, rilevare che – prosegue il documento – l’invocato intervento dei due atti, sopra richiamati, è un “fuor d’opera”, perché normativamente destituito di ogni fondamento. Infatti, l’Azienda Mater Domini è esistente e opera, concretamente, da circa 30 anni, con un riconoscimento già legittimamente conseguito, in virtù della legge regionale 26/1994, mai impugnata dal Governo».
«Quanto all’inconferenza anche del secondo atto, si deve rilevare – si legge ancora nel documento – che l’iter amministrativo per la nascita della Dulbecco è stato già suggerito dalla Corte Costituzionale e sancito dalla legge regionale 33/2021, con la procedura di fusione per incorporazione tra l’Azienda Pugliese-Ciaccio nell’Azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini. La mancata stipula del protocollo di intesa, impedendo la nascita dell’Azienda ospedaliero-universitaria Dulbecco avrebbe gravi ripercussioni sulla formazione medica calabrese pre- e post-laurea, aggravando la persistente situazione di grave carenza di personale medico specialistico».
«Per converso e paradossalmente, a fronte di tanta inoppugnabilità di argomenti – è detto ancora – il Presidente Occhiuto, da un lato, pone ostacoli alla stipula del suddetto protocollo, dall’altro, sottoscrive, con inopinata velocità, un protocollo di intesa tra Unical, Azienda Ospedaliera di Cosenza e Commissariato ad acta della Regione Calabria per la collaborazione in ambito sanitario, pur in mancanza della Facoltà di Medicina dell’Unical che, a tutt’oggi, è in attesa di approvazione da parte degli Organi ministeriali competenti».
«Su queste basi, nell’interesse della cittadinanza calabrese, degli studenti, degli operatori della salute e degli ammalati – affermano – il Senato Accademico invita fortemente il Commissario di Governo Occhiuto a rettificare, con urgenza, il DCA 162/2022, nelle parti sopra richiamate (pagg. 139 e 140), eliminando le nuove procedure previste (DPCM) e riprendendo, così, l’adozione delle legittime procedure sollecitate dalla Corte Costituzionale e previste dalla Legge Regionale vigente 33/2021 per la nascita dell’Azienda ospedaliero-universitaria Dulbecco».
«Il Senato esprime l’auspicio – conclude il documento – che si giunga in tempi rapidissimi alla firma del protocollo di intesa tra Regione e Università di Catanzaro, il cui testo è stato già licenziato dalla competente commissione paritetica da oltre 2 mesi e che, ai sensi della legge regionale 33/2021, avrebbe dovuto essere già sottoscritto».
«L’amministrazione comunale valuti ogni iniziativa utile da intraprendere in tempi brevi per chiedere la verifica della legittimità di tutti gli atti prodotti finora che hanno dato il via libera all’istituzione della seconda facoltà di medicina a Cosenza». È la proposta che il vicesindaco Giusi Iemma si legge in una nota «ha inteso condividere con l’obiettivo di contestare giuridicamente i provvedimenti con cui sono state di recente disciplinate anche le attività da avviare all’interno dell’Ospedale Annunziata di Cosenza».
«La firma apposta sul protocollo d’intesa tra Regione e Unical ha assunto la forma di un vero e proprio blitz di cui sono contestabili le basi sul piano formale e giuridico», afferma Iemma. «Nell’accordo si parla espressamente di costituzione delle scuole di specializzazione e delle unità operative dell’Annunziata che saranno a direzione universitaria, ma la trasformazione dello stesso ospedale in policlinico universitario sembrerebbe non rispettare il dettato del d.lgs 517/99 che regolamenta i rapporti tra Sistema sanitario nazionale e Università. Un provvedimento che, tra l’altro, è privo del visto e del parere favorevole da parte del Governo e che è scandito da un’evidente frettolosità, dal momento che le attività contemplate dall’accordo avrebbero bisogno di essere regolamentate solo nell’ipotesi in cui il corso di laurea a Cosenza dovesse essere realmente autorizzato e accreditato».
«L’amministrazione comunale di Catanzaro – sostiene – non può che contestare tutti i provvedimenti assunti finora su questo argomento, con la volontà di tutelare il corretto equilibrio del sistema universitario e delle attività assistenziali nel contesto regionale, al di là di ogni logica campanilistica, guardando al rafforzamento delle facoltà già esistenti e alla diversificazione dell’offerta formativa».
«A tal fine – conclude il vicesindaco – si ribadisce al Presidente Occhiuto la necessità di consumare tutti i passaggi ritenuti indispensabili, compresa la firma del protocollo d’intesa, per la costituzione dell’azienda unica “Dulbecco”, questione cruciale da cui passa il futuro del sistema sanitario catanzarese e dell’area centrale della Calabria».
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