ROMA Quasi 5,2 milioni di italiani approfitteranno del ponte della Befana per concedersi ancora un ultimo scampolo di vacanza, alla ricerca di riposo e relax, scegliendo per la quasi totalità mete vicine a casa, in particolare città d’arte e siti ricchi di storia. Sono le stime di Federalberghi, che segnala come il nostro turismo stia cambiando, si viaggi «in modo intelligente, rifuggendo da situazioni di stress», ma rileva anche come un 34% ridurrà la durata del viaggio «a causa degli aumenti divenuti insostenibili». Di qui l’appello del presidente dell’organizzazione, Bernabò Bocca, perché si ponga al più presto «un freno ai rincari».
Saranno 5 milioni e 164 mila – stando alla ricerca realizzata da ACS Marketing Solutions per Federalberghi – i vacanzieri della befana, nel 97,7% dei casi diretti in Italia: il 68,6% nella propria regione, il 29,1% in una regione vicina.
Un milione 868 mila farà le valigie per il solo periodo dell’Epifania; 242 mila saranno già in movimento da Capodanno, mentre 3 milioni e 54 mila saranno riusciti a programmare una vacanza in grado di abbracciare tutte le feste. Per chi partirà solo per il prossimo ponte, la durata media del viaggio sarà di circa 3,3 notti con una spesa pro capite complessiva di 572 euro, pari a un giro d’affari per il week end di 1 miliardo e 68 milioni. L’alloggio preferito sarà l’albergo nel 44,3% dei casi, seguito a distanza dalla casa di parenti o amici con il 29.5%.
A cogliere i segnali positivi per il settore è la ministra Daniela Santanchè: «Il 97% degli italiani che sceglie l’Italia è una testimonianza d’amore per la nostra nazione. Ma c’è anche un 34% di connazionali che ridurrà la durata del viaggio a causa degli aumenti divenuti insostenibili – e questo è un problema di cui noi siamo consapevoli, perciò il ministero c’è e farà la sua parte nel sostenere gli operatori e tutte le categorie del settore. Il 2023 dovrà essere l’anno non solo del consolidamento ma anche del superamento dei dati pre-pandemia».
Si chiude così in bellezza un periodo festivo il cui bilancio è “assolutamente positivo”, dice Bocca all’Ansa. «A Natale ha vinto la montagna, complice anche il bel tempo, ma in generale da aprile in poi ci avviciniamo ai livelli pre-Covid del 2019. Per il futuro siamo ottimisti, grazie alle previsioni positive per la ripresa del turismo internazionale, soprattutto americano, ma anche cinese. Certo, pesa il caro energia, ma dopo i drammatici 2020 e 2021, il 2022 poteva essere solo una fiammata, invece ora contiamo sul fatto che la ripartenza possa essere strutturale».
Saranno quindi 2 italiani su 3 a fare regali per l’Epifania, per una spesa complessiva di 2 miliardi, 100 milioni più dello scorso anno, ma 200 milioni di euro meno del 2020. È quanto emerge da una ricerca del Centro studi di Confcooperative, secondo cui la spesa media per ciascun consumatore sarà pari a 72 euro. Secondo lo studio, 3 italiani su 4 dichiarano di aver speso troppo tra Natale e Capodanno e di voler risparmiare vista la contrazione dei risparmi, gli aumenti del carrello della spesa e della bolletta energetica. Gli italiani hanno cercato di trovare tutte le modalità di risparmio possibile, dal fare incetta di regali in occasione del Black Friday, ai saldi, al riciclo dei regali ricevuto a Natale che vale una contro spesa di 3,2 miliardi.
La Befana si conferma una festa per i bambini, tra i regali a farla da padrone saranno i giocattoli che predominano al Sud secondo il 52% degli intervistati nelle regioni del mezzogiorno. Calze piene di dolci, cioccolato ma anche carbone prodotto con zucchero italiano al Centro per il 45% del campione. Al Nord invece vince l’abbigliamento per il 40%. In crescita i viaggi con oltre 5 milioni di italiani in viaggio, 9 su 10 di loro in Italia. Confcooperative segnala anche però le festività hanno acuito le difficoltà per 10 milioni di italiani. Si tratta di una fetta di paese da prendere in carico e rimettere in carreggiata attraverso misure di contrasto alla povertà e soprattutto di politiche attive per affrontare una piaga che non è solo economica ma anche sociale.
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