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cultura dal basso

“Sparrow”, manca poco al decimo compleanno. Domenica l’ultima tappa della rassegna “Voci dal sottosuolo”

Lo spazio occupato oggi è un apprezzato luogo di cultura e aggregazione dell’area urbana cosentina

Pubblicato il: 06/01/2023 – 10:30
di Francesco Veltri
“Sparrow”, manca poco al decimo compleanno. Domenica l’ultima tappa della rassegna “Voci dal sottosuolo”

COSENZA Si chiama Sparrow (S.p.a. Spazio precario autogestito, con l’aggiunta di “arrow”, che in inglese vuol dire freccia) ed è un avamposto poetico di cultura e socialità, unico nel suo genere. Un luogo di aggregazione situato nell’area urbana cosentina, all’interno dell’ex succursale del liceo “Pitagora” a Commenda di Rende. Dal 2013 la struttura, abbandonata come tante altre in questa terra e destinata a un lento e inesorabile degrado, è stata letteralmente rianimata da un gruppo di studenti e lavoratori precari di quasi tutte le province calabresi. Un’occupazione pacifica che aveva e continua ad avere l’obiettivo di riqualificare un ambiente che, altrimenti, sarebbe andato perduto, per trasformarlo in un luogo vitale in cui, come sottolineato dagli stessi componenti del gruppo, «è possibile sperimentare momenti, relazioni e attività al di fuori del controllo istituzionale e partitico e al di fuori delle logiche consumistiche e di mercato».

La rassegna “Voci dal sottosuolo” per festeggiare dieci anni di vita

Proprio quest’anno lo Sparrow compirà dieci anni di vita. Un lungo decennio in cui l’attività ha sfornato continuamente idee e iniziative di qualità alta e alternativa rispetto ai soliti prevedibili canovacci d’élite offerti alla realtà cosentina. Nel corso del tempo numerosi sono stati i dibattiti, le assemblee, le pubblicazioni, i laboratori teatrali, le presentazioni di libri, le cene sociali e i concerti a cui si sono aggiunti una invidiabile biblioteca che raccoglie testi di narrativa, saggistica e controcultura accessibili a tutti, una palestra autogestita di boxe munita di docce, una sala musicale, un bar e una cucina per provvedere all’autofinanziamento. Un’idea nata dal basso, senza l’aiuto delle istituzioni che, in occasione del suo decennale, si arricchirà di un altro ambizioso progetto: una rassegna teatrale, “Voci dal sottosuolo Vol. 2”, organizzata dal Teatro del Carro e Kollettivo Kontrora.  Quest’ultima è una compagnia teatrale nata e residente nella scuola occupata di Rende che fin dalle sue origini ha provato a sviluppare una sua idea di produzione e programmazione artistica.

Ciccio Aiello: «Proviamo a colmare i vuoti lasciati dalla pandemia con un teatro di ricerca»

«Dalle riflessioni nate all’interno del gruppo ci racconta l’attore, regista e autore Ciccio Aiello – nasce il primo spettacolo, Contr_ora che, dopo essere stato selezionato tra i finalisti del Premio Dante Cappelletti tenutosi al teatro India a Roma, ha trovato la sua forma definitiva grazie all’intervento produttivo della compagnia Teatro del Carro – Pino Michienzi, entrata poi a pieno titolo nella codirezione artistica e organizzativa della rassegna Voci dal Sottosuolo. L’idea – rivela Aiello – è quella di proporre nell’area urbana una programmazione di teatro di ricerca e di nuova drammaturgia in un momento in cui alcuni vuoti lasciati dalla pandemia non sono stati ancora colmati: la chiusura in primis del Teatro dell’Acquario e di altri spazi off come il Franz Teatro di Porta Piana hanno avuto un grosso impatto sulla vitalità della proposta teatrale e culturale. Ovviamente non c’è l’intenzione di sostituirsi o di occupare spazi lasciati liberi nella programmazione, piuttosto pensiamo all’opportunità in questo momento di avere uno spazio di confronto in cui ricucire una comunità che è stata sfaldata dall’impatto che la crisi ha avuto sul tutto il comparto artistico. E il compito di una comunità – continua il regista e attore – crediamo sia quello di ripensare sé stessa e ricostruirsi sempre, sia idealmente che materialmente. Dalle ceneri del Franz teatro è nata, grazie alla donazione che la formazione storica Gruppottanta (attiva fin dagli anni Settanta) ha devoluto a Kollettivo Kontrora, sempre all’interno degli spazi dello Sparrow, una sala prove per il teatro che è a disposizione di chi ne ha bisogno. Uno dei lavori presentati nel cartellone di Voci dal sottosuolo, Cantando sulle ossa, a cura della Compagnia Conimieiocchi, è stato provato proprio sul palco che sino al 2020 ha ospitato il meglio della produzione calabrese a porta piana e che ora ha trovato una nuova vita nel centro sociale di Rende».

“Voci dal sottosuolo”, incontro fra generazioni che spinge in superficie

Voci dal sottosuolo punta a essere anche un incontro fra generazioni, compagini giovani e voci più esperte della scena teatrale si incrociano e si danno il cambio, sicure di trovare un pubblico attento e aperto allo scambio: teatro del carro con la splendida Annamaria de Luca, Scena Verticale (non c’è bisogno di presentazioni) con Re Pipuzzu fattu a manu di Dario de Luca e Gianfranco De Franco, Conimieiocchi, Teatro Primo da Villa san Giovanni, Kollettivo Kontrora e, per chiudere, Company Aiello con “Le avventure di Spazzolino” il prossimo 8 gennaio alle 18, per uno spettacolo consigliato dai 3 ai 99 anni. «Sono queste – evidenzia Ciccio Aiello – le voci che dal sottosuolo hanno spinto per salire in superficie e raccontarsi al pubblico. Speriamo ce ne siano tante altre in futuro».

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