BARI «La bozza Calderoli non va bene perchè innanzitutto non è condivisa con la Conferenza delle Regioni. Il ministro ha legittimità a nome del governo a proporre qualcosa, ma non può essere che a noi debba andare bene solo perché viene proposto dal governo. Peraltro ho l’impressione che dalle parti di Fratelli d’Italia questa proposta non piaccia granchè viste le reazioni anche di loro governatori». Lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna e candidato alle primarie del Pd, Stefano Bonaccini, rispondendo a domande di giornalisti a margine di un incontro a Lecce.
«Se qualcuno ha in mente di dividere il Paese, non solo noi non siamo d’accordo, ma non se ne farà nulla – ha detto ancora – d’altra parte abbiamo visto che nell’ultima conferenza delle Regioni, alla presenza del ministro Calderoli, quando io e Michele Emiliano siamo intervenuti, abbiamo preso gli apprezzamenti anche di altri presidenti delle Regioni del sud non solo quelle governate dal centrosinistra, ma anche dal centrodestra, penso a Calabria e Abruzzo».
«La proposta di autonomia differenziata che anche il Partito democratico ha fatto a livello nazionale con un lavoro che abbiamo fatto io, Michele Emiliano e Vincenzo De Luca in particolare – ha aggiunto poi rispondendo ad una domanda sulla conciliabilità della posizione della Regione Emilia-Romagna con quella del Pd sull’autonomia – è ormai coincidente. È una proposta che non dice “no” a prescindere, anche perché sarebbe un regalo alla Lega e alla destra, ma pone delle condizioni ben precise».
«D’altra parte – ha proseguito – noi immaginiamo una autonomia differenziata che potrebbe diventare una occasione per vedere riduzione di burocrazia, e soprattutto programmabilità delle risorse e degli investimenti».
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