GIZZERIA Da questa mattina anche Gizzeria è “cardioprotetta”. Il centro della provincia catanzarese ha infatti due defibrillatori in più sul proprio territorio e, in particolare, nella frazione Mortilla e nella zona costiera di Gizzeria Lido. I due nuovi e fondamentali strumenti sono, però, l’esempio migliore della generosità di una comunità attiva e solidale. Già perché i defibrillatori sono il frutto di due distinte donazioni. Uno, quello installato nella frazione di Mortilla, è stato acquistato grazie all’iniziativa messa in atto da due giovani sposi del luogo. Il secondo, quello presente ora a Gizzeria Lido, è invece il frutto di un evento solidale organizzato quest’estate dal “Comitato famiglia e amici dei disabili”.
Insomma, i due defibrillatori sono ora disponibili per tutti grazie a due eccezionali gesti che hanno reso un grande servizio per la comunità intera, grazie anche al sostegno fondamentale dell’amministrazione comunale di Gizzeria, presente questa mattina. «Quello di garantire la sicurezza e la salute dei nostri cittadini – racconta al Corriere della Calabri Alberto Roppa, presidente del Consiglio comunale di Gizzeria – è uno dei nostri passi più importanti che stiamo cercando di portare avanti come comunità. Negli ultimi tempi la zona del Lametino è stata dotata di molti di questi defibrillatori, strumenti importantissimi sul territorio, per poter intervenire in caso di estrema urgenza e in caso ovviamente di arresto cardiaco».
«Il nostro grazie, a nome mio e a nome di tutta l’amministrazione, va a questa coppia di sposi e al Comitato famiglia e amici dei disabili, per questi due defibrillatori che cercheranno di coprire eventuali emergenze». «Questo è solo un primo passo, cercheremo ora di realizzare una rete interessando Gizzeria e Marina di Gizzeria, per portare avanti la cultura della cardioprotezione».
I due defibrillatori garantiscono, ora, una maggiore copertura del territorio in caso di estrema necessità e, ovviamente, dopo aver chiamato il 118. Il tutto è poi collegato ad una pratica applicazione. «Ma – ci racconta Alfredo Latelli, presidente di “Calabria Cardioprotetta” – si sta diffondendo questa cultura nel cuore e nella mente delle persone, perché questa iniziativa, promossa da una coppia di sposi e da un comitato, è proprio il senso della nostra attività. Calabria cardioprotetta non si esaurisce in un gruppo ristretto di persone, me nella diffusione di questa cultura».
Ma, oltre alla cultura, c’è da tenere a mente la sicurezza e la capacità di intervenire in caso di necessità. «I corsi di formazione tolgono ovviamente ogni dubbio e chi li frequenta sa poi come intervenire, ma c’è anche l’applicazione “Progetto Vita”, quella che usiamo noi, che arriva da Piacenza ovvero la città più cardioprotetta d’Europa, fondamentale per geolocalizzare i defibrillatori esterni e semi automatici e sapere così, dopo aver chiamato il 118, dov’è quello più vicino». (g.curcio@corrierecal.it)
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