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Un polo per l’infanzia su un terreno confiscato alla ‘ndrangheta: il progetto a Bovalino

Ottenuto un finanziamento di 995mila euro. L’amministrazione comunale: «Un risultato molto importante dai risvolti sociali»

Pubblicato il: 07/01/2023 – 6:56
di Mariateresa Ripolo
Un polo per l’infanzia su un terreno confiscato alla ‘ndrangheta: il progetto a Bovalino

BOVALINO Un’altra occasione per restituire alla comunità un bene confiscato alla criminalità organizzata. Ancora un progetto di rilevanza sociale nella Locride, e in particolare a Bovalino, dove su un terreno un tempo appartenente a esponenti della consorteria criminale dei Pelle e acquisito al patrimonio comunale si vedrà la realizzazione di un polo per l’infanzia. Il Comune ha infatti ottenuto un importante finanziamento e «il progetto – afferma l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Maesano – partirà a breve».

Un finanziamento di 995mila euro

Il progetto consiste nella realizzazione di un asilo finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Unità di missione per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, su un’area che si trova in via Ternicola, di 1560 metri quadri. Il Comune ha ottenuto un finanziamento di 995mila euro. «Gli uffici – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Cinzia Cataldo – hanno già affidato la progettazione ai tecnici che si occuperanno di progettare il nuovo asilo. Un risultato molto importante dai risvolti sociali: finalmente avremo un asilo nido comunale e tantissime famiglie potranno usufruire di questo servizio».

Il terreno su cui sorgerà il polo per l’infanzia

«Il nostro progetto di legalità sta continuando»

«Un finanziamento ottenuto – sottolinea ancora Cataldo – che si pone in continuità con l’interesse che l’amministrazione ha sempre avuto nei confronti delle scuole». «Con le deleghe che mi sono state riconosciute tra cui quella al Patrimonio e alla Legalità non posso che essere orgogliosa di questo ulteriore finanziamento ricevuto», afferma l’assessore Maddalena Dattilo, che aggiunge: «Il nostro progetto di legalità sta continuando. Quello che stiamo restituendo alla collettività è quello che è la funzione dei beni confiscati. Vogliamo dare un ulteriore messaggio ai nostri cittadini – spiega infine Dattilo – che è quello di educare alla legalità e di operare mantenendo sempre come obiettivi principali la legalità e la programmazione». (redazione@corrierecal.it)

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