Invece di rafforzare la storica e consolidata offerta formativa della facoltà di medicina e delle scuole di specializzazione a Catanzaro, le ambizioni della politica e degli altri atenei calabresi sembrano essere quelle di creare tanti doppioni in ciascuna provincia rispondendo a vecchie logiche che speravamo fossero state superate. Se la vicenda di Cosenza è risaputa, con il presidente Occhiuto e il rettore dell’Unical a braccetto per firmare un protocollo d’intesa in tempi record e più di qualche dubbio di legittimità, nelle ultime settimane anche Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria hanno manifestato la volontà di aprire un’altra facoltà di medicina in riva allo Stretto. Iniziativa partita dalla mozione di un consigliere comunale, avallata all’unanimità e che sta registrando ampi consensi, sebbene al di fuori della logica di campanile non si intravede alcuna utilità. In poche settimane, la Calabria potrebbe ritrovarsi a contare tre facoltà di Medicina che in una piccola regione come la nostra finiranno solo per sovrapporsi e non essere più sostenibili con un evidente danno per la già precaria assistenza sanitaria ai calabresi. Infatti, se l’obiettivo dichiarato sulla carta è quello di migliorare l’offerta formativa e sfornare tanti nuovi professionisti della salute, verosimilmente il rischio concreto sarà solo quello di abbassare la qualità dei servizi e generare una concorrenza che finirà per impoverire tutti quanti. Occorre trovare logica e buon senso rispettando le specifiche vocazioni di ciascun ateneo e di ciascun territorio, senza toccare quegli equilibri che con grande fatica sono stati difesi negli anni. Anche per questo invito tutti i cittadini a partecipare l’11 gennaio alle ore 17.00 all’appuntamento pubblico sul tema convocato nella Sala Concerti del Comune di Catanzaro dal sindaco Nicola Fiorita. Catanzaro deve essere unita. Catanzaro sveglia!.
* Consigliere comunale di Catanzaro
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