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Rapporti tra Eni e comune di Crotone, Barberio: «Voce cerca fantasmi per restare in vita»

Il segretario provinciale del Partito democratico difende il capogruppo del suo partito Andrea Devona dagli attachi del sindaco

Pubblicato il: 08/01/2023 – 15:56
di Gaetano Megna
Rapporti tra Eni e comune di Crotone, Barberio: «Voce cerca fantasmi per restare in vita»

CROTONE Nella polemica sui rapporti tra il comune di Crotone e l’Eni si inserisce il segretario provinciale del Partito democratico, Leo Barberio, che attacca il sindaco della città pitagorica, Vincenzo Voce, e difende il capogruppo del suo partito, Andrea Devona. La polemica era partita per il contenuto di una nota stampa diffusa da Devona, che aveva accusato Voce si essersi accontentato delle briciole nel sottoscrivere il recente accordo con l’Eni. Il colosso industriale ha riconosciuto alla città pitagorica la somma di 16.750.000 euro da spendere nella realizzazione di progetti in cambio del raddoppio della quantità di metano da estrarre dai pozzi antistanti la città. Voce ha sempre detto che questo era il motivo del riconoscimento della cifra, ma che il Comune non ha mai dato autorizzazioni. Devona si è detto contrario a questo accordo non solo perché la somma non sarebbe adeguata a quello che l’Eni prende e continua a prendere dai pozzi di metano presenti nel tratto di mare antistante Crotone, ma anche perché si ricava l’idea che 16.750.000 sono stati riconosciuti per l’atteggiamento benevolo dimostrato dal sindaco sul progetto di Eni di lasciare a Crotone quel milione di rifiuti stipati nella discarica fronte mare nota con il nome della “Passeggiata degli innamorati”. Nella sua replica Voce aveva rilanciato la palla dall’altro lato del campo, invitando Devona a prendere atto del fallimento dei dirigenti  del passato del suo partito, che si erano occupati della convenzione dell’Eni. Lo ha accusato anche di non avere fatto nulla per impedire l’accordo sottoscritto al ministero dell’Ambiente nel 2019 per l’intervento di bonifica. A questo proposito Voce parla di “una cattiva messa in sicurezza permanente”. Nella replica di Voce c’è stato anche il tentativo di screditare Devona, quando ha usato il termine “giovane età” (poca esperienza, ndr) e lo ha invitato a consultare “i vecchi del suo partito”. Oggi è arrivata la controreplica da parte del segretario provinciale del Pd, con un documento che non reca la firma della segretaria cittadina dem, Anna Giulia Caiazza. Una cosa strana, perché in più occasioni il segretario provinciale e la segretaria cittadina hanno sempre lavorato in tandem. Sulla vicenda c’è divergenza di vedute tra Barberio e Ciazza?

Il documento

«Il sindaco Voce – scrive Barberio – con la sua solita naturalezza cerca fantasmi per restare in vita», usando «la gioiosa macchina da guerra che è diventato l’ufficio comunicazione del comune di Crotone». Nella nota di replica «tira in ballo gli anziani di via Panella, via a lui cara fino ad un po’ di tempo fa». Il segretario del Pd si riferisce al fatto che, al ballottaggio, Voce ha avuto ufficialmente i voti del Pd e con i dem ha anche sottoscritto un accordo quando si è candidato, senza successo, alla carica di presidente della Provincia. Le elezioni alla Provincia sono state vinte da Sergio Ferrari sostenuto da cartello del centrodestra. Continuando, Barberio scrive: «Ci comunica che Andrea è troppo giovane per avere responsabilità nelle prime righe salvo poi, come fa di solito, fare marcia indietro addebitando allo stesso capogruppo responsabilità passate. Il solito scarica barile. Nulla di nuovo sotto il sole, a parte un giovane crotonese, Andrea, che si batte quotidianamente per tenere alta la guardia sul futuro della Città, tentando di svolgere al meglio il compito affidatogli dai cittadini che lo hanno votato».

Devona non ha responsabilità sulla bonifica decisa con il Pob Fase 2 – conferenza servizi decisoria del 24 ottobre 2019

«La verità, sulla giovane età di Andrea, – scrive ancora – è che lo stesso è consigliere comunale dal 2017 e dal giorno della sua elezione ad oggi, il Pd, non ha mai governato la città né tanto meno il consiglio comunale si è mai pronunciato sul tema o nell’assise si è mai discusso di Pob Fase. Mentre, sullo stesso punto si rileva che, nella conferenza dei servizi decisoria del 24 ottobre 2019, l’unico aspetto indiscutibilmente concordato, era stata la decisione di trasportare fuori dalla Regione Calabria, un milione di tonnellate di rifiuti , abbancati nella cosiddetta discarica “passeggiata degli innamorati”. Tale decisione è stata messa in discussione dall’Eni, in una successiva conferenza dei servizi istruttoria, tenutasi in data 10 ottobre 2021. Facciamo rilevare che a questa fondamentale riunione, il sindaco di Crotone risulta assente, senza alcuna giustificazione». A questa riunione non hanno partecipato nemmeno la Regione Calabria e la Provincia di Crotone che, nella conferenza decisoria, unitamente al Comune di Crotone erano stati perentori sulla destinazione finale dei rifiuti: fuori dalla Regione Calabria. Riferendosi ancora a Voce, Barberio scrive: «Assumersi delle responsabilità non fa per lui, è abituato a dire che la colpa e degli altri».

Chiarezza sul gas devettoriato

L’altro tema trattato da Devona nella nota contro Voce era stato il gas devettoriato. «In merito al gas devettoriato – scrive il segretario Pd – afferma, che lui lo ha rifiutato, ma ci accusa del mancato introito che quel gas avrebbe potuto portare alle casse comunali tramite la centrale turbo gas di Scandale (che sempre qualcuno dei residenti a via Panella ha inventato) e che è ancora lì a produce energia. Perché non ha utilizzato quel gas con la stessa proposta che a suo parere il Pd non ha sfruttato?».

Accordo con Eni e subsidenza

«Infine, – scrive – ci stupisce con la frase secondo la quale nessuno ha mai portato così tanto dalla trattativa con Eni. Vorremmo chiedere al nostro sindaco, se l’Eni avesse mai estratto quanto estrarrà nei prossimi 5 anni e se in rapporto al valore della produzione, 2,5 miliardi per Eni, i 16 milioni per Crotone sia effettivamente tanti? Inoltre, chiederemmo al nostro sindaco: C’è uno studio per stabilire se per maggiori estrazioni ci sarà una maggiore subsidenza? Questa maggiore subsidenza che danni farà alla città? I danni sono stati quantizzati? Chi pagherà per questi eventuali danni?». Concludendo, Barberio scrive: «Per tutto questo è altre questioni addivenire ribadiamo la proposta della consulta sulle vicende Eni e bonifica. Alla quale in maniera gratuita, possono partecipare i rappresentanti di sindacati, associazioni di categoria, albi professionali e gruppi di interesse che hanno relazioni con la vicenda».

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