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Calo demografico e basso reddito pro capite: l’inesorabile declino della Calabria

I dati contenuti in un report realizzato dalla Regione sulla povertà: disoccupazione doppia rispetto alla media nazionale

Pubblicato il: 11/01/2023 – 7:05
Calo demografico e basso reddito pro capite: l’inesorabile declino della Calabria

Una terra sempre più povera, non solo sul piano economico ma anche su quello sociale. Anche la relazione allegata al Piano di contrasto della povertà di credente apportavo dalla Giunta regionale evidenzia l’inesorabile “desertificazione” complessiva della Calabria: vulnus demografico, invecchiamento della popolazione, indigenza e disoccupazione sono i tratti caratteristici di una regione che ristagna, e anche se gli indicatori registrano in generale una contrazione restano però a livelli allarmanti, sconosciuti a gran parte dell’Italia.

I dati

Secondo il report «la popolazione calabrese, al 1° gennaio 2021 registra 1.860.601 residenti. Il dato è in decremento di 33.509 unità rispetto all’anno 2020 e di 51.420 rispetto all’anno 2019. I dati provvisori (Istat – anno 2022) fanno registrare una popolazione pari a 1.844.586 residenti, con un ulteriore decremento pari allo 0,86%. La popolazione minorile è di 301.321 con una decrescita rispetto agli anni 2019 e 2020, dove si registravano rispettivamente 309.448 e 303.661 minori residenti. La popolazione over sessantacinquenni al 1° gennaio 2021 è di 425.625 unità, in aumento rispetto agli anni 2019 e 2020 dove si registravano rispettivamente 413.372 e 419.874 unità, lasciando intravedere un aumento graduale di tale fascia di popolazione. La popolazione adulta, nella fascia di età compresa tra i 18 e i 64 anni, al 1° gennaio 2021, è pari a 1.133.655 residenti, in decremento di 36.920 unità rispetto all’anno 2020 e 55.546 unità rispetto all’anno 2019. Il numero di famiglie si attesta attorno alle 796.780 unità per l’anno 2019». Per quanto riguarda l’incidenza della povertà relativa, la relazione allegata al Piano di contrasto alla povertà della Regione specifica che «per il contesto calabrese si registra un valore elevato pari al 20,8%, soprattutto se comparato al Trentino-Alto Adige (4,3%), all’Emilia Romagna (5,3%) e alla Valle d’Aosta (5,4%) che presentano valori più bassi. L’incidenza della povertà relativa per l’anno 2021, pur mantenendo un valore elevato (20,3%), risulta essere inferiore al dato del 2020 che si attesta attorno al 20,8%, con uno scarto di 0,5 punti percentuali». In Calabria inoltre – si legge – «il tasso di disoccupazione, quale rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro, si attesta attorno al 18,4% (anno 2021), in calo di 2,6 punti percentuali rispetto all’anno 2019 (periodo pre-pandemia) dove si registrava un tasso pari al 21%, e molto più alto rispetto al tasso di disoccupazione nazionale (età 15-74 anni, anno 2021) che si attesta attorno al 9,5% (in calo di 0,4 punti percentuali rispetto al periodo pre-pandemia – anno 2019)4 . Il tasso occupazione, quale rapporto tra gli occupati e la popolazione di età compresa tra i 15 ed i 64 anni, si attesta attorno 36,6%, dato inferiore di 14 punti percentuali rispetto al dato nazionale, pari al 50,6%5 . Il reddito pro-capite6 calabrese per l’anno 2020 fa registrare un valore pari a 14.650,86 euro, a fronte dei 20.662,53 euro a livello nazionale». (redazione@corrierecal.it)

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