CORIGLIANO ROSSANO Da oltre due anni i lavori di rifacimento del muro di contenimento della basilica di San Marco, il celebre oratorio, chiesa bizantina edificata nel IX secolo, a Rossano Alta, rimangono un mistero.
È 21 novembre 2020 quando una forte ondata di maltempo si abbatte sulla città arrecando danni soprattutto nel centro storico. Le forti piogge fanno crollare quel muro, al di sopra del quale si trovano l’antichissima chiesa ed una palazzina in cui abitano alcune famiglie.
Nei giorni successivi il Comune ci mette una pezza collocando alcuni cubi in cemento per contenere la frana, ma da allora la situazione non è cambiata.
La Soprintendenza dei beni culturali, per competenza, ha autorizzato il progetto di consolidamento del muro proposto dall’amministrazione comunale più di un anno fa, ma i lavori non iniziano, tra i disagi per la circolazione e la paura che un’altra ondata di maltempo possa creare ulteriori danni all’oratorio di San Marco oltre che alle abitazioni di tutto il quartiere.
Pare che i ritardi siano legati ad ulteriori risorse intercettate dal Comune, ma ciò che conta oggi è il fattore tempo. La gente del rione è stanca e preoccupata, la viabilità – a senso unico alternato ma non regolato – è compromessa.
Il consigliere comunale e provinciale Adele Olivo già nel 2021 aveva presentato una interpellanza all’amministrazione comunale.
«Comune, Soprintendenza, Diocesi: a parte i rimpalli di responsabilità – dice la Olivo al Corriere della Calabria – il problema resta. Gli interventi tampone effettuati nell’immediato dopo la frana avvenuta il 21 novembre 2020, sono ancora lì, ben visibili. Ricordo che il sindaco Stasi diceva che avrebbe preso a cuore questa situazione, ed una mia interrogazione presentata in consiglio comunale, ma ad oggi nulla sappiamo sui lavori e la paura per i residenti rimane».
«Tra l’altro i disagi alla circolazione sono evidenti, come lo è l’impatto visivo, il biglietto da visita vergognoso che la città offre ai turisti che vorrebbero visitare l’oratorio di San Marco, tanto noto al mondo. La mia – conclude Adele Olivo – non vuole essere una polemica ma un invito ad agire ed a sapere se questa amministrazione si sta interessando al problema e quando inizieranno i lavori. Qui nel quartiere San Marco, sono passati due festività natalizie in queste condizioni ed un’edizione dei Fuochi di San Marco, anche questi ormai tradizione e frequentatissimi». (lu. la.)
x
x