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Esonerati vertici di tutte le forze di sicurezza a Brasilia

Accusati di comportamento omissivo in occasione dell’assalto ai palazzi del potere da parte dei sostenitori di Bolsonaro

Pubblicato il: 11/01/2023 – 19:27
Esonerati vertici di tutte le forze di sicurezza a Brasilia

BRASILIA Il segretario esecutivo del ministero della Giustizia brasiliano, Ricardo Cappelli, ha esonerato tutti i vertici delle forze di sicurezza di Brasilia, accusati di comportamento omissivo in occasione dell’assalto ai palazzi del potere commesso domenica dai sostenitori radicali di Jair Bolsonaro.
Tra i congedati vi sono il comandante della Truppa d’assalto, il maggiore Gustavo Cunha; il capo del dipartimento delle operazioni, colonnello Eduardo Naime; il segretario esecutivo e commissario della polizia federale, Fernando Souza Oliveira, e Marília Ferreira de Alencar, sottosegretaria all’Intelligence.
L’atto amministrativo firmato da Cappelli – nominato dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva commissario per l’intervento federale nel Distretto di Brasilia – formalizza anche il licenziamento del colonnello Fábio Augusto Vieira, ex comandante generale della polizia militare, che si trova in carcere. 
Inoltre, il giudice della Corte suprema (Stf), Alexandre de Moraes, ha proibito l’occupazione e il blocco di strade o autostrade, nonché qualsiasi manifestazione organizzata davanti agli edifici pubblici.
La decisione risponde a una richiesta dell’Avvocatura generale dello Stato (Agu), che si basava sulla notizia che gruppi estremisti avrebbero convocato via Telegram nuove proteste nella capitale, Brasilia, e negli altri capoluoghi del Paese. Il togato ha inoltre disposto che Telegram, entro due ore, blocchi canali, profili e account di gruppi legati all’ex presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, rende noto Cnn Brasil.
In caso di violazione dei divieti, è prevista la sanzione di 20 mila reais alle persone fisiche e di 100 mila reais alle persone giuridiche. Moraes ha poi determinato che gli agenti degli organi di pubblica sicurezza debbano, sotto pena di responsabilità personale, arrestare le persone che occupano od ostruiscono le strade. «Assolutamente NIENTE giustifica l’esistenza di accampamenti pieni di terroristi, sponsorizzati da vari finanziatori e con la compiacenza delle autorità civili e militari in totale sovversione del necessario rispetto della Costituzione federale», ha scritto Moraes, uno degli undici componenti della Stf.
«E assolutamente NIENTE giustifica l’omissione e la connivenza delle autorità locali con i criminali che, in precedenza, annunciavano che avrebbero commesso atti violenti contro i Poteri costituiti, come viene ora riproposto in un nuovo susseguirsi di post nei gruppi dell’applicazione digitale Telegram», ha concluso il magistrato.    
Da parte sua Lula, commentando dell’assalto ai palazzi del potere a Brasilia di domenica scorsa, ha detto: «Vorrei pensare a qualcosa di minore del golpe, che sia stata opera di un gruppo di squilibrati». «Sono atti di una minoranza che continua a credere nella menzogna di brogli alle elezioni e che non vuole accettare il fatto che la nostra urna elettronica è la più perfetta al mondo», ha aggiunto, sottolineando che «avrei voluto evitare l’intervento federale, ma questa gente non vuole dialogare».

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