Condivido l’appello dei 92 direttori di dipartimento di salute mentale rivolto alle istituzioni affinché si cambi passo nella gestione dei servizi pubblici con investimenti adeguati. Non conosco gli estensori della lettera, tranne che di fama il prof. Giuseppe Nicolò, ma apprezzo lo sforzo di indurre le forze politiche a una riflessione sulla salute mentale, specie dopo le conseguenze del COVID. Ricordo che il nostro governo ha aumentato di due miliardi di euro la dotazione per il servizio sanitario nazionale e che lo stesso presidente Meloni, già nel giorno del suo insediamento, ha parlato della necessità di intervenire a sostegno della salute mentale dei cittadini.
Su queste tematiche sarebbe doverosa una discussione produttiva fra tutte le forze politiche senza divisioni precostituite.
Sono certo che il ministro Schillaci saprà raccogliere questo appello, conoscendo la sua sensibilità, e confido di poterlo incontrare personalmente per discutere degli strumenti più opportuni da adottare.
*Vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera
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