CATANZARO Sono diverse le reazioni che si registrano dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, capo riconosciuto della cupola di Cosa Nostra.
Secondo Italia Viva Calabria, «l’arresto di Matteo Messina Denaro è il trionfo dello Stato. Siamo grati e continuiamo a sostenere chi opera, quotidianamente, per l’affermazione della cultura della legalità che è l’unica possibilità per un futuro migliore».
E anche il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso afferma: «Il Consiglio regionale della Calabria ringrazia le forze dell’ordine, la Magistratura e tutte le persone che hanno contribuito alla cattura di Matteo Messina Denaro». Per Mancuso, «la cattura del pericoloso latitante decisamente un grande risultato. Nel contrasto alla criminalità organizzata, che rappresenta un disvalore assoluto da estirpare, perché compromette i diritti dei cittadini e la dignità del Paese, lo Stato vince sempre. Oggi è una bella giornata per la Repubblica!».
Mentre per il capogruppo in Consiglio regionale della Lega Giuseppe Gelardi, «la cattura del latitante Matteo Messina Denaro è una notizia di incalcolabile importanza».
«Con questa cattura – scrive in una nota – si chiude una fase storica drammatica per il Paese. La tenacia, la forza e le competenze messe in campo dallo Stato di diritto contro chi avrebbe la pretesa di essere antistato hanno finalmente e giustamente prevalso. Certificando ancora una volta che lo Stato è sempre più forte di qualsiasi mafia e criminalità organizzata».
«Ai Carabinieri, alle forze dell’ordine tutte, alla magistratura – conclude – vanno i complimenti di tutto il gruppo Consiliare Lega per Salvini Calabria che io rappresento ma più in generale di ogni cittadino onesto che si riconosce in un ordinamento di diritto democratico e giusto. Pur consapevoli dell’impossibilità di abbassare la guardia oggi per la nostra democrazia è un giorno di grande valore».
E il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro afferma: «È una straordinaria vittoria dello Stato. Con la cattura di Matteo Messina Denaro da parte dei carabinieri del Ros oggi si è scritta una pagina di storia nella lotta alla mafia. Latitante da venti anni, condannato all’ergastolo per decine di omicidi, tra i quali quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, per le stragi del ’92 e gli attentati del ’93, Messina Denaro era l’ultimo boss mafioso di prima grandezza ancora ricercato. Congratulazioni all’Arma dei Carabinieri e ai magistrati della Procura di Palermo che hanno coordinato le indagini, a tutti i servitori dello Stato che hanno lavorato a questo risultato, a tutti i cittadini che hanno sempre avuto fiducia nelle istituzioni».
Mentre il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale ricorda «tra le efferatezze per le quali è stato condannato all’ergastolo Matteo Messina Denaro vi è la corresponsabilità per il sequestro e l’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, poi sciolto nell’acido. Ed è nel nome di questa vittima innocente e di tutti i bambini uccisi dal crimine organizzato che intendo ringraziare gli uomini dello Stato che lo hanno assicurato alla giustizia dopo trent’anni di latitanza».
«In 120 anni di storia criminale – evidenzia Marziale – la mafia ha ucciso più di 110 bambini, con modalità di esecuzione fredde, crudeli ed efferate. Si tratta di un numero arrotondato per difetto, giacché di tanti potrebbero essersene perse le tracce. È per loro, per la memoria di quanti li perpetuano nel ricordo, che occorre ringraziare lo Stato quando questa gente viene messa al cospetto delle proprie responsabilità».
Ad intervenire anche Amalia Bruni, vicepresidente della Commissione Antindragheta del Consiglio Regionale. «Stamattina – scrive in una nota – con una brillante operazione, le Forze dell’Ordine hanno posto fine alla latitanza che durava da trent’anni del criminale Matteo Messina Denaro, considerato il successore di Totò Riina. Una grandissima vittoria per lo Stato con un significato importante, non esiste impunità, nessuno può sfuggire, se colpevole, alla giustizia e l’arresto di Matteo Messina Denaro ne è la conferma. Un plauso particolare va alla magistratura e alle Forze dell’Ordine che per lunghi anni, in silenzio e tra mille difficoltà e connivenze, hanno indagato, seguito tracce e piste per raggiungere questo risultato eccellente. Uno Stato democratico non si arrende mai e prima o poi, assicura alla giustizia i criminali come Matteo Messina Denaro. Oggi è una giornata bellissima e gli applausi dei cittadini palermitani che hanno accompagnato le fasi dell’arresto del super latitante sono rinfrancanti e fanno sperare per il meglio».
Così Giuseppe Graziano, capogruppo Udc alla Regione Calabria: «L’arresto di Matteo Messina Denaro non è solo un forte segnale di legalità, ma anche di speranza per il futuro del Paese, e dimostra come la fiducia nelle Istituzioni venga sempre premiata. Ringrazio la Direzione Nazionale Antimafia, gli inquirenti, i Carabinieri e le Forze dell’Ordine nazionali e siciliane che hanno lavorato con grande efficacia».
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