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“Resto al Sud”, in Calabria investimenti per oltre 130 milioni – I DATI

Il bilancio di 5 anni dell’incentivo di Invitalia nella regione: finanziati 1960 progetti di impresa e creati quasi 6.500 posti di lavoro

Pubblicato il: 18/01/2023 – 12:53
“Resto al Sud”, in Calabria investimenti per oltre 130 milioni – I DATI

CATANZARO Con 1.960 progetti finanziati, che hanno attivato oltre 130 milioni di euro di investimenti sul territorio e creato o salvaguardato 6.421 posti di lavoro, in Calabria può dirsi molto positivo il bilancio dei primi 5 anni di Resto al Sud, l’incentivo di Invitalia che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali da parte di chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.

I dati delle province

Guardando il dettaglio delle province, a Cosenza sono stati finanziati 875 progetti con oltre 60 milioni di euro, creando un’occupazione che sfiora le 3.000 unità; seguono Reggio Calabria e Catanzaro con 505 e 278 progetti approvati e finanziati rispettivamente con quasi 34 milioni di euro e 18 milioni di euro (1582 e 909 nuovi posti di lavoro).

L’andamento in Italia

Anche a livello nazionale i numeri – 14.221 imprese finanziate e 51.630 nuovi posti di lavoro – certificano la capacità di Resto al Sud di contrastare la decrescita demografica, non solo in Calabria, ma in tutte le aree disagiate del Paese, di ridurre divari e diseguaglianze, di rilanciare la crescita del Mezzogiorno e di facilitare chi decide di farvi ritorno o di restarvi, facendo impresa, creando nuovo lavoro e dando così impulso allo sviluppo economico del territorio.

Il progetto

Da 5 anni, infatti, Resto al Sud rappresenta una concreta possibilità di uscita dalla condizione di difficoltà per un universo di lavoratrici e lavoratori in grado di esprimere una progettualità d’impresa qualificata e consapevole, uno strumento “anti-crisi” ad ampio raggio, forte anche del suo progressivo potenziamento che nel tempo si è tradotto nell’apertura alle libere professioni, nell’estensione dell’ambito geografico di intervento e nella maggiore incidenza del fondo perduto, che è salito al 50% (l’altra metà è erogata come finanziamento bancario a tasso zero, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI). Le agevolazioni coprono il 100% delle spese di start up o sviluppo d’impresa, con un finanziamento massimo che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Attivo dal 2018, l’incentivo è operativo oggi per gli under 56 in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e nelle isole minori lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Le domande possono essere presentate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie. I progetti vengono valutati in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione.

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