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l’intervista

Il prefetto di Cosenza: «Si può parlare di una Calabria diversa»

Vittoria Ciaramella su “Meraviglie di Calabria”: «Qui tanti giovani imprenditori che hanno scelto di restare a operare nella loro terra»

Pubblicato il: 19/01/2023 – 12:31
Il prefetto di Cosenza: «Si può parlare di una Calabria diversa»

COSENZA C’è bisogno di mostrare una Calabria diversa, promuoverla e far conoscere al mondo le sue eccellenze. Tutti i presenti alla conferenza stampa organizzata dal gruppo del Corriere della Calabria per raccontare e presentare la nascita del portale “Meraviglie di Calabria” sono partiti da questa considerazione. Nella folta presenza istituzionale e di autorità anche il prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella, che ha sottolineato come questo “nuovo” racconto non sia soltanto necessario ma possibile e assolutamente calato nelle cose. «Io ho sempre piacere di partecipare a questi eventi – ha spiegato il prefetto ai nostri microfoni, a margine dell’evento –. C’è bisogno di parlare di una Calabria diversa e, da quando sono qui a Cosenza, ho verificato che c’è la possibilità di parlare di una Calabria diversa. Oggi, la presenza di tanti imprenditori e di tante istituzioni locali dimostra che una Calabria diversa si può avere».

«La calabresità è un’attitudine»

La mostra e la presentazione del portale hanno messo attorno al tavolo tanti giovani imprenditori che hanno scelto di restare a operare in questa terra. Altro grande tema che si apre alla riflessione è quello della percezione della sicurezza che spinge tanti lontano dalla Calabria. «È preoccupante – riflette Ciaramella – sentire che l’economia di questo territorio è più “lenta” rispetto a quella del Nord del Paese, però la presenza di tanti giovani dimostra che la calabresità è soprattutto un’attitudine, la volontà di essere decisi nella loro attività e di continuare a vivere nel proprio territorio. Questa è sicuramente una delle note positive di questa giornata». Assieme al prefetto, nel parterre di autorità presenti nel Bocs Art Museum di Cosenza c’erano il Procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo, il Questore di Cosenza Michele Maria Spina, il Comandante provinciale dei Carabinieri Saverio Agatino Spoto e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Giuseppe Dell’Anna. (redazione@corrierecal.it)

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