CATANZARO Non ci stanno gli operatori sanitari dei centri vaccinali calabresi ad essere messi da parte. Così hanno inviato una lettera aperta al governatore Roberto Occhiuto per chiedere di essere ascoltati dopo la conclusione dei contratti di somministrazione scaduti lo scorso 31 dicembre a seguito anche della decisione «da parte del generale Antonio Battistini – si legge nella lettera firmata – di chiudere i centri vaccinali calabresi e dare in mano le vaccinazioni alle Asp territoriali, medici di medicina generale e farmacie».
«Le scriviamo – è detto – in quanto come tutti gli altri operatori sanitari che hanno lavorato in piena emergenza e rischiato anche la vita cercando di combattere il virus dove hanno visto premiati i propri sacrifici, anche noi abbiamo dato il nostro contributo e vorremmo avere lo stesso trattamento riservato a tutti gli operatori sanitari assunti presso enti pubblici perché anche noi anche se assunti mediante bando Arcuri per la campagna vaccinale tramite interinali, abbiamo prestato servizio presso aziende pubbliche, e non ci sembra giusto dopo ben due anni di lavoro essere mandati a casa».
«Anche se la campagna vaccinale è terminata – fanno presente nella lettera – siamo sempre operatori sanitari che hanno il diritto e soprattutto la volontà di tornare a fare il proprio lavoro negli ospedali e con i nostri pazienti».
«Perciò le chiediamo di essere ascoltati – conclude la missiva – affinché si arrivi ad un percorso virtuoso per la nostra situazione e che porti al reintegro presso le varie aziende e se ci dovrà essere ad una futura stabilizzazione».
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