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Risorse per il “Dopo di noi”, ritardi e dimenticanze: la Calabria tra le ultime regioni d’Italia

La Corte dei Conti evidenzia il “cortocircuito istituzionale” nell’uso dei fondi per le persone con disabilità grave e senza sostegno familiare

Pubblicato il: 21/01/2023 – 12:19
Risorse per il “Dopo di noi”, ritardi e dimenticanze: la Calabria tra le ultime regioni d’Italia

Dei circa 466 milioni di euro stanziati tra il 2016 e il 2022 per l’autonomia e l’inclusione delle persone con disabilità grave e senza sostegno famigliare, soltanto 240 sono stati effettivamente trasferiti alle Regioni, che non hanno provveduto a rendicontare l’effettiva attribuzione delle risorse ai destinatari. Solamente sei Regioni risultano aver ricevuto tutte le somme complessivamente assegnate: quanto alla Regione Calabria, manca – risultando “non pervenuta” – la rendicontazione relativa a due anni, con conseguente mancata erogazione delle somme dal livello centrale. È quanto emerso dall’analisi conclusiva  che la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti ha condotto sull’attuazione delle misure volte al benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, previste nel “Fondo Dopo di Noi”. «Complessivamente – si legge nel report della Corte dei Conti – la percentuale di risorse erogate rispetto a quelle assegnate risulta decrescente nel tempo. Le risorse a valere sulle annualità 2016 e 2017 sono state incassate quasi per intero, non essendo la relativa erogazione subordinata a specifici adempimenti da parte delle Regioni. L’unica eccezione, per un importo minimo, riguarda la Valle d’Aosta.

I dati della Corte dei Conti

Il dato complessivo, scorporato per le singole Regioni, evidenzia come soltanto sei di esse (Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Toscana e Piemonte) abbiano ricevuto tutte le risorse assegnate, mentre le altre hanno riscosso solo in parte le quote spettanti. Le risorse a valere sulle quote dell’anno 2021 non sono state ancora erogate e, per quelle stanziate nel 2022, non risulta ancora adottato il relativo decreto di riparto». Per quanto riguarda la Calabria, dalle tabelle della magistratura contabile si può notare che nel biennio 2019-2020 le risorse ripartite al livello nazionale erano pari a circa 6,2 milioni ma non ne sono state erogate, per via della mancata rendicontazione, oltre 4,4 milioni (il 71,9%, peggio solo Campania, Molise, Sicilia e Valle d’Aosta). Sul piano generale, «nel 2017 – prosegue la Corte dei Conti – a fronte di risorse incassate dalle Regioni per un importo complessivo pari a 38.300.000 euro, 2.459.236 euro non hanno costituito oggetto di rendicontazione. Nel 2018, dei 46.347.700 euro trasferiti, non ne sono stati rendicontati ben 19.174.934. La mancata rendicontazione delle risorse ricevute a valere sulle quote del 2017 non ha permesso alla Calabria e al Molise di riscuotere le risorse a valere sul riparto 2019». «Ben tredici Regioni – conclude infine la Corte dei Conti – non hanno ricevuto le quote delle risorse assegnate per il 2020 (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto). Per sette di dette Regioni non risulta inviata la rendicontazione delle risorse trasferite nel 2018, mentre altre due hanno solo parzialmente rendicontato le risorse utilizzate (Liguria, Marche)». (redazione@corrierecal.it)

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