LAMEZIA TERME Fulmine a ciel sereno alle 18.35 quando sul profilo facebook dell’Fc Lamezia si apprende dell’esonero di Novelli e dell’incarico di guidare la squadra al suo vice Ciardiello. Una decisione per certi versi strana, non solo perché ormai il distacco dal Catania appare irraggiungibile (-15), quanto perché si è all’antivigilia di una gara importante, qual è quella degli ottavi di Coppa Italia mercoledì prossimo al D’Ippolito col Trapani. L’epilogo alla fine della terza sconfitta interna oggi con l’Acireale, maturato in sala stampa dove si sono riuniti – prima delle consuete interviste di fine gara – il presidente Amendola, il vice Ferraro, il dirigente Rettura ed il dg Gianni, e pare poi proseguita anche dopo le interviste. Ci sarà sicuramente insoddisfazione per i risultati del Lamezia, attardatosi troppo presto dal Catania, ma è altrettanto lapalissiano come anche la società abbia le sue responsabilità. In primis per non aver, non solo degnamente, sostituito due ‘titolari’ quali Ferreira e Maltese fin dallo scorso novembre il primo e a fine dicembre il secondo. Una rosa che si è rivelata qualitativamente scarsa e scarna, sol se si pensa che gli altri due attaccanti disponibili erano e sono addirittura under, Fangwa e Crisafi, assolutamente sopravvalutati per un torneo difficile qual è la Serie D. Specie per una squadra come il Lamezia ambizioso per la vittoria del campionato, checché poi abbiano fatto marcia indietro sull’argomento prima Novelli dichiaratamente, e poi evidentemente la società, in colpevole silenzio da troppo tempo. Ma soprattutto senza mettere mano al rafforzamento di una rosa, anche flagellata da infortuni vari. La risposta sta forse a quanto ebbero modo di dire il patron Saladini ed il dg Gianni nell’amichevole estiva contro la Reggina, ovvero che ‘quest’anno bisognava essere snelli, in tutti i sensi’. In verità già in sede di costruzione della squadra le lacune per un torneo vincente sono apparse chiare, insomma nulla a che vedere con l’organico del Catania. E bisogna ammettere che è stato Novelli – al netto di colpe ed errori – ad aver saputo amalgamare un gruppo andato al di là delle più rosee aspettative, soprattutto perché il giudice è stato il campo. Tornando alla quarta sconfitta stagionale, contro l’Acireale, l’Fc Lamezia conferma le difficoltà di giocare al D’Ippolito, oggi tra l’altro su un campo fangoso ed alquanto pesante, dove ha collezionato 15 punti rispetto ai 21 esterni, quindi con un saldo negativo di , 6. Vince l’Acireale vendicando così il k.o. interno dell’andata, dopo un primo tempo senza grossi sussulti ed un inizio di ripresa invece più volitivo e determinato da parte siciliana. Dal canto suo il Lamezia ha poi reagito al vantaggio ed avrebbe meritato il pareggio, soprattutto nel finale per tre occasioni non sfruttate dal rientrante Addessi e da Zulj da distanza ravvicinata. Il Lamezia con la quarta sconfitta in campionato perde sempre più di vista il Catania capolista, ora a +15, e viene scavalcato anche dal Locri, vittorioso (6-1) col Ragusa.Un Lamezia trasformato da Novelli, che puntava evidentemente a preservare qualche elemento per gli ottavi di Coppa all’orizzonte già mercoledì prossimo in casa col Trapani. Certo ci si può ingegnare quanto si vuole ma senza la materia prima – leggasi calciatori disponibili ed abili – non si possono fare miracoli. Stavolta assente l’infortunato Fangwa, l’allenatore del Lamezia non se l’è sentita di gettare nella mischia il rientrante Addessi, subentrato solo per gli ultimi 28’ di partita; men che meno Crisafi, anche lui reduce da problematiche fisiche varie, e nemmeno Alma nel tridente d’attacco, a cui gli ha preferito Morana. Al pari di Niakate per De Luca, magari per far rifiatare l’esterno ex Genoa che ha finora tirato la carretta. Così il solo Silvestri torna titolare al centro della difesa, ed in avanti ecco Cunzi, peso leggero, schierato quale riferimento centrale, ma del tutto evanescente nel creare spazi in attacco specie su un terreno pesante come quello odierno. Così dopo il gol dell’ottimo Liga ad inizio ripresa, il pallone pesava ancor di più per il Lamezia che ci ha provato nel finale ma stavolta senza esito.
CRONACA. Con la pioggia assidua e costante per tutto il match e sotto la luce dei riflettori ad inizio ripresa, è l’Acireale ad aprire le danze con Ricciardo (4’) che controlla un pallone in area ma conclude fuori. Risponde un minuto dopo Terranova che, servito da Cunzi sulla sinistra, taglia tutta l’area con un cross radente su cui non arriva Maimone. Ci prova Cadili (11’) di testa su punizione di Terranova, un difensore devia in angolo. Un minuto e ribatte Joao Pedro con un destro dal limite, palla fuori. Quindi tiro dalla distanza di Terranova (16’), a lato. Ci prova l’esperto Sbrissa (tra i migliori dei suoi) su punizione (25’), palla di poco alta. Quindi Miliziano (29’) per il Lamezia, cross morbido sul primo palo non ci arriva Cunzi, mentre sul 2° scivola Emmanouil. E ne vedremo diversi di cross morbidi così, suscitando l’ira di Novelli che non mancherà di sottolinearlo in sala stampa, preferendo invece cross tesi e forti. E non a caso questa fattispecie si concretizza al 42’: Terranova dal corner vede solo Niakate poco fuori l’area. Tiro al volo di quest’ultimo ed un difensore devia con la palla che arriva sulla destra sempre a Terranova che crossa radente in area ed Esposito colpisce maldestramente mettendo la palla nella propria porta. L’assistente Mocci però segnala il fuorigioco di Terranova, a questo punto al momento del tiro di Niakate. Decisione controversa e senza… Var bisogna affidarsi all’assistente. Novelli ritornerà sull’episodio in sala stampa proprio per sottolineare come sarebbe stato preferibile crossare sempre teso e forte e non morbido come in più occasioni, lasciando poi il dubbio sul fuorigioco. Si va al riposo e ad inizio ripresa, con la luce dei riflettori, parte più determinato l’Acireale. Ci prova subito il 27enne Sbrissa (ex Brescia, Cremonese e Vicenza in B) che al 6’ prova a piazzarla col destro, palla di poco alta con Mataloni in apprensione. A seguire subito dopo destro in area di Ricciardo a lato, e al 12’ tris con Miliziano che spazza l’area su astuto assist di testa di Sbrissa per Ricciardo. E’ il preludio al vantaggio siciliano: azione sulla destra del bravo Limonelli che fa partire un cross morbido al limite, Liga arriva col destro anticipando Miliziano e trafigge Mataloni che ha toccato la palla con la mano ma senza dargli forza per respingerla. 0-1 e tifosi ospiti esultanti. Dopo un tiro di Sbrissa (20’) parato da Mataloni, il Lamezia ha tre opportunità per pareggiare. Due volte ci prova Addessi (40’ e 44’): su punizione, para a terra Giappone; quindi sinistro a giro che sfiora il palo. Cinque minuti di recupero e Novelli tenta la carta Zulj-attaccante, e lui l’occasione ce l’ha ma la spreca malamente. Punizione di Alma ed il bosniaco svetta di testa ma due passi non inquadra la porta. Finisce col Lamezia a capo chino e l’Acireale esultante coi propri 30 tifosi al sèguito.
SALA STAMPA. Arriva prima mister Ignoffo dell’Acireale preso d’assalto dai colleghi siciliani: “I ragazzi sono stati bravi col giusto atteggiamento battagliero, quello che bisognava avere su questo campo difficile. E’ una vittoria che fa morale ed importante sul piano caratteriale, ci siamo calati ottimamente nella parte. Abbiamo giocato contro una signora squadra ma siamo stati bravi a tenerli fuori dal’area. L’unione coi tifosi e la stampa fa la nostra forza”. Arriva quindi Mister Novelli che inizia quella che sarà l’ultima intervista da allenatore dell’Fc Lamezia, un altro esonero in una carriera costellata di conclusioni anticipate dei suoi incarichi: “E’ stata una partita equilibrata e da pareggio – sottolinea subito -, il campo difficile c’era per entrambe le squadre ma nonostante ciò non abbiamo rischiato più di tanto se non con qualche loro ripartenza. Certo era difficile giocare con questo campo che, piovendo, diventa sempre più insidioso e chi segna per primo in questi casi è agevolato poi per la vittoria. Purtroppo abbiamo commesso un errore in una rimessa laterale e loro sono stati bravi a sfruttare l’azione del gol. Qualche errore l’abbiamo fatto ma è naturale, tuttavia non abbiamo subìto granché, tra l’altro contro squadre che vengono qua si chiudono e poi ripartono”. Quindi chiediamo se l’undici titolare ha risentito della gara di Coppa mercoledì e Novelli spiega: “Addessi rischiavamo di perderlo se avesse giocato dall’inizio, Fangwa è infortunato, Morana ha fatto una buona partita, con partite ravvicinate bisogna gestire le risorse perché in gare così c’è grande dispendio di energie. Dispiace sempre perdere, anche per i tifosi ovviamente è così, perchè vogliono sempre vincere. Noi dobbiamo lavorare di partita in partita”. Si chiude così con un altro esonero l’avventura di Novelli a Lamezia Terme come nella stagione 2013-14 alla guida della Vigor Lamezia, quando subentrò per 14 gare e venne poi esonerato per il rientro di Massimo Costantino.
FC LAMEZIA TERME-ACIREALE 0-1
LAMEZIA (4-3-3): Mataloni; Miliziano, Silvestri, Cadili, Niakate (31’st De Luca); Maimone, Cristiani, Emmanouil; Terranova (43’st Zulj), Cunzi (22’st Addessi), Morana (19’st Crisafi). A disp.: Martino, Abatneh, Kanoute, Borgia. All. Novelli.
ACIREALE (4-3-3): Giappone; Cannino, Esposito, Brugaletta, Migliorelli; Joao Pedro, Volpicelli, Sbrissa; Limonelli, Ricciardo, Liga. A disp.: Olivieri, Fotso, Di Domenicantonio, Medico, Virgillito, Di Mauro. All. IgnoffoARBITRO: Galiffi di Alghero (Mocci-Laconi)
MARCATORE: 15’st Liga
NOTE: spettatori 500 circa (con rappresentanza ospite); terreno pesante ed irregolare; ammoniti Cristiani, De Luca, Rotella, Volpicelli, Migliorelli, Ignoffo (all.). Rec.: 0’pt – 5’st. Ad inizio ripresa accesi i riflettori.
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