ROMA A Roma si torna a parlare prepotentemente del Ponte sullo Stretto. Dopo il leader della Lega Matteo Salvini che negli ultimi giorni ha rilanciato il progetto, oggi tocca al deputato leghista calabrese Domenico Furgiuele, vicecapogruppo della Lega alla Camera e segretario in commissione Trasporti, dire la sua sull’opera. «E’ incredibile – ha detto Furgiuele – come l’ideologia offuschi la capacità di pensare liberamente. Il ministro Salvini è il primo che sta lavorando concretamente alla costruzione del Ponte sullo Stretto, l’Ue è pronta a finanziare gli studi di fattibilità, ma c’è chi preferisce alimentare polemica sterile e gettare fango su un progetto che darebbe vera spinta a tutte le infrastrutture calabresi e siciliane». A Ragazzi e Ponti, quest’ultimo fiero di essere definito un «comunista-liberista”, che oggi sulle pagine di alcuni quotidiani hanno gettato la loro mannaia sul ministro Salvini e sull’intera opera, risponderemo con i fatti. Il ponte – conclude il deputato della Lega – si farà così come l’alta velocità sulla Salerno-Reggio Calabria e la velocizzazione delle ferrovie siciliane, opere che senza il Ponte sullo Stretto sarebbero infrastrutture monche».
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