NAPOLI La Cassazione (quinta sezione penale) lo scorso giugno aveva annullato con rinvio l’ordinanza della Corte d’Appello di Salerno in merito alla posizione di Mario Mazza (difeso dall’avvocato Cesare Badolato) coinvolto nel procedimento “Tela del Ragno”. Mazza era stato condannato alla pena dell’ergastolo perché ritenuto uno dei responsabili del delitto di Luciano Martello: ucciso il 12 luglio del 2003 a Fuscaldo, caduto sotto 12 colpi di pistola calibro 7.65, bersaglio di una guerra di mafia tra i Serpa-Bruni-Tudis-Besaldo e gli Scofano-Martello-La Rosa.
Questa mattina, la Corte d’Appello di Napoli, competente in sede di rinvio, ha disposto un nuovo processo nei confronti dell’indagato riservandosi l’emissione dell’ordinanza istruttoria. L’avvocato Badolato unitamente al procuratore generale ha richiesto l’ammissione di prove e di sentire altri due testimoni: Francesco Cavaliere e la sorella di Mario Mazza. Il legale, inoltre, ha richiesto di sentire anche gli operatori di pg che avevano fermato Mario Mazza, la sera dell’omicidio Martello. Il procuratore generale si è opposto alla richiesta. I giudici scioglieranno la riserva nel mese di febbraio e poi si darà il via ad un nuovo procedimento per appurare la verità sui fatti. (f.b.)
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