SPEZZANO ALBANESE L’associazione politico-culturale Controcorrente ha organizzato a Spezzano Albanese un partecipato dibattito sul tema “Agricoltura senza acqua? Innovare per garantire le risorse idriche”. Tutti i relatori hanno sottolineato l’importanza di affrontare un argomento sottovalutato, non in chiave emergenziale, ma di informazione e programmazione. Francesco Cufari, già presidente dell’ordine degli agronomi, ha illustrato diverse metodologie che riducono e ottimizzano l’utilizzo dell’acqua per irrigazione che sono in uso sia nelle sperimentazioni Arsac, come la sub irrigazione, sia nelle aziende come la micro irrigazione. E anche nella coltivazione del riso si sta provando a sperimentare sistemi che evitino l’allagamento dei campi. Il senatore Massimo Veltri, già docente di idraulica all’Unical, ha segnalato, al di là dei cambiamenti climatici, la carenza dell’intervento della politica nazionale e regionale nell’ambito della regimentazione delle acque: senza l’intervento del decisore politico qualsiasi studio rimane lettera morta. Così le crisi idriche che si sono verificate dipendono anche dai ritardi che le istituzioni hanno accumulato nel settore. Sia i report di Ispra che gli appelli dei geologi e degli studiosi ad affrontare il problema non sono stati presi in considerazione. Il capogruppo Pd Mimmo Bevacqua ha chiesto più fondi per la rete idrica. “Perdiamo il 40% delle risorse idriche a causa di strutture carenti e arretrate, la regione su questo potrebbe e dovrebbe fare di più. Il Pd offre la propria disponibilità all’assessore Gallo a costruire tavoli di confronto e di azione sulla questione dell’acqua, in modo che questo tema diventi centrale nell’agenda politica”. “Lavoriamo insieme su questo,” ha concluso, “avendo la capacità di guardare al futuro”. L’assessore Gianluca Gallo ha annunciato, dal canto suo, che il ministro Lollobrigida ha incontrato il governatore Occhiuto per discutere anche la questione del risparmio idrico. “È necessaria una sensibilità comune, una svolta culturale, per affrontare davvero un problema che riguarda la nostra epoca di cambiamenti irreversibili”. Senza questo sensibilità diffusa si assiste a interessanti bandi regionali sulle risorse idriche che vengono ignorati dagli agricoltori, come successo nel crotonese. Durante il convegno è stato presentato da parte del socio Gaetano Miele la proposta di una piattaforma software finalizzata alla ottimizzazione dei consumi idrici e chimici nelle aziende, nonché a fornire uno strumento di monitoraggio e programmazione alle PA interessate, come potrebbe essere la Regione Calabria. L’assessore Gallo, su questo punto, ha ribadito la necessità di un innalzamento del livello tecnologico di tutto il comparto agricolo. Come ha sottolineato Carolina Casalnovo, vicepresidente dell’associazione, l’anno appena trascorso per effetto delle temperature alte ha visto ridursi tutti i bacini idrici, compreso il Po’, riduzione che ha provocato un drammatico contrarsi dei raccolti. Le aziende agricole sono investite da una tempesta perfetta tra crisi produttiva, crisi energetica e aumenti costanti dei costi, e in questa situazione, così complessa e rischiosa per la stessa sopravvivenza del comparto agricolo, entra in vigore la nuova e discussa politica agricola comunitaria che molto poco prevede per l’uso sostenibile dell’acqua. L’inverno è iniziato con un mese e mezzo di ritardo, temperature alte e l’assenza di neve e pioggia per un periodo così prolungato difficilmente potrà essere recuperata dalle intense precipitazioni di questi ultimi giorni: gli esperti prevedono un’altra estate difficile. Sappia la politica intravvedere e risolvere i problemi riguardanti le risorse idriche, prima di essere costretta a rincorrerli e affrontarli come emergenze. (redazione@corrierecal.it)
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