CATANZARO «In Europa siamo messi bene, speriamo che dalla Cina non esca qualche sorpresa, così come dall’Africa». Lo ha detto l’epidemiologo Massimo Ciccozzi, responsabile di Statistica medica e epidemiologia molecolare dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, parlando con i giornalisti a Catanzaro con riferimento all’andamento del Covid: nel capoluogo calabrese Ciccozzi ha partecipato a un seminario organizzato dall’Università Magna Graecia dal titolo”Vaccini e Varianti”.
Questa – ha sostenuto Ciccozzi – è una manifestazione importante perché il tema è attuale. La gente ha paura delle varianti ma non bisogna avere paura, è una cosa normalissima, anzi vediamo che la manifestazione clinica è veramente banale, forse meno di un’influenza addirittura, è endemizzato quindi il virus. Comunque questa manifestazione è importante per spiegare bene il problema delle varianti. Quanto ai vaccini, dopo l’acqua potabile i vaccini sono quelli che hanno salvato più vite nel mondo. abbiamo fatto bene a vaccinarci perché la pressione del vaccino e il virus stesso che evolutivamente va a non farci del male hanno fatto quello che vediamo oggi, Omicron, questa famigliola di varianti e sottovarianti che non ci fa più male. Certo, ci infetteremo, magari ci infetteremo due o tre volte ma non è un problema. Io penso – ha aggiunto l’epidemiologo del Campus Bio-Medico di Roma – che con l’andare del tempo, se rimane la famiglia Omicron, se non esce fuori un’altra variante che ci può danneggiare, allora rimescoliamo le carte e ricominciamo. Ma io evolutivamente non credo perché l’evoluzione e ha sempre fatto un passo avanti, mai un passo indietro. Quindi siamo nella strada giusta. Vaccino e virus che si endemizza e cerca di adattarci a noi e non farci male ci hanno portati alla situazione di oggi». Per Ciccozzi, inoltre, «la Cina non ha mai dato dati ed è antiscientifico non dare i dati perché fa parte dell’Organizzazione mondiale della sanità, non dare i dati è come se tu vuoi escluderti. Questo può farci paura perché non sappiamo quello che succede. In Europa siamo messi bene, speriamo che dalla Cina non esca qualche sorpresa, così come dall’Africa, di cui sappiamo anche lì poco. Ma per quanto riguarda il resto – ha concluso l’epidemiologo del Campus Bio-Medico di Roma – credo che potremmo stare più che tranquilli».
«Penso che per i primi tempi – ha poi rilevato Ciccozzi – solo per le persone fragili – perché anche una malattia leggera come Omicron a una persona molto anziana o fragile può far paura così come un’influenza – magari una volta l’anno, endemizzato il virus, potremmo arrivare a un vaccinazione così come l’antinfluenzale. Si sta studiando ormai da tempo un bivalente, Covid e influenza, in maniera tale che con una sola puntura si può proteggere. Ma io parlo sempre di persone fragili di tutte le età e di over 70, neanche over 65 perché un 65enne che sta bene in salute, va in palestra e non ha problemi potrebbe evitare. Più giovane no, non ha senso fare il vaccino». Ciccozzi ha poi fatto riferimento a un recente studio scientifico che ha parlato di “copertura” di un anno per chi ha contratto il Covid a luglio: «È uno studio che contiene 26 lavori, credo addirittura commissionario dall’Oms, hanno fatto una revisione della letteratura e e alla fine di questa revisione hanno visto che l’immunizzazione ibrida, cioè almeno le 3 dosi e la malattia Omicron, ma anche una malattia un pochino più forte, protegge per un anno. Torno a ripetere: ogni anno – ha concluso l’epidemiologo del Campus Bio-Medico di Roma – una vaccinazione per quel tipo di persone verrà sicuramente consigliata». (c. a.)
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