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Cosenza, aumentano gli arresti (722) e i reati di violenza di genere

Il bilancio dell’attività del 2022 del comando provinciale dei Carabinieri. Spoto: «In calo minacce ed estorsioni. Aumento degli attentati incendiari»

Pubblicato il: 31/01/2023 – 12:34
di Fabio Benincasa
Cosenza, aumentano gli arresti (722) e i reati di violenza di genere

COSENZA Sono circa 55.000 interventi sul territorio della provincia di Cosenza portati a termine dal Comando provinciale dei Carabinieri. Sono state circa 200mila le persone sottoposte a controllo, 150mila i veicoli, 110mila controlli di documenti. Un’azione imponente in molti aree dove lo Stato arriva non senza difficoltà. Prevenzione e risultati operativi del 2022 sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenuta presso il comando provinciale dei Carabinieri di Cosenza. Ad illustrarli alla stampa, il comandante Saverio Agatino Spoto. Hanno partecipato anche i comandanti delle Compagnie e dei Reparti territoriali del Cosentino.

Non solo lotta alla ‘ndrangheta

L’attività dei militari non è solo rivolta solo ed unicamente al contrasto del fenomeno mafioso che resta evidentemente la voce più importante in materia investigativa, ma l’azione costante sul territorio si concentra su tutti gli altri reati. In particolare, rispetto allo scorso anno «è stato registrato un incremento dei numeri legati agli arresti 722 rispetto agli oltre 500 del 2021». Il comandante Spoto elenca tutte le attività più importanti portate a termine, dall’inchiesta “Reset” coordinata dalla Dda di Catanzaro alle investigazioni relative a fatti omicidiari, e poi il contrasto alle estorsioni e il focus sulle rapine. «Abbiamo una leggera flessione di tutti gli altri reati mentre per quanto attiene gli attentati incendiari vi è un leggero aumento, 226 quelli nel 2022 rispetto ai 200 del 2021. «Tutti gli altri reati, minacce ed estorsioni sono in calo».

Lotta al narcotraffico

Spaccio di droga, cessione di stupefacenti e attività di narcotraffico impegnano quotidianamente centinaia di militari su tutto il territorio della provincia di Cosenza. Un’azione coadiuvata dal prezioso contributo dei reparti speciali come ad esempio i “Cacciatori Calabria”. Il servizio di contrato allo spaccio ha portato i carabinieri ha rinvenire e distruggere circa 9.000 piante, mentre sono state 162 le persone arrestate o denunciate e 430 gli assuntori segnalati.

I reati contro le categorie più deboli

Un dato, emerso nel corso della conferenza stampa, certifica l’aumento dei reati perpetrati ai danni delle categorie più fragili della popolazione: come gli anziani vittime di truffe e raggiri. A tal proposito, spiega Spoto, «abbiamo deciso di lavorare su una campagna massiccia di informazione, non solo mediatica. Abbiamo raggiunto i luoghi di aggregazione e spiegato agli anziani quali pericoli si celano dietro l’azione dei malviventi dediti alle truffe». A preoccupare sono anche i numeri, in aumento, relativi agli episodi di violenza di genere. «In provincia di Cosenza abbiamo registrato un aumento degli arresti 72 rispetto ai 46 del 2021. Sono oltre 280 le denunce per reati di violenza di genere». Numeri in aumento che – secondo Spoto – cristallizzano una maggiore propensione delle vittime a denunciare i propri aguzzini. Una inversione di tendenza che ha spinto i cittadini – negli ultimi 12 mesi – a mostrare maggiore fiducia nei confronti dell’Arma. Il numero di emergenza, il 112, ha registrato un boom di chiamate: «oltre 300mila che hanno portato a 9.000 interventi sul territorio: più di 1.060 quelli riguardanti le liti in famiglia che non sempre si traducono in una denuncia o in una misura cautelare». (f.benincasa@corrierecal.it)

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