ROMA La procura della Cassazione ha chiesto alla prima sezione penale la conferma dell’ergastolo per Massimiliano Sestito per l’omicidio del boss Vincenzo Femia nel 2013. «Chiedo che vengano rigettati tutti i ricorsi». Così il procuratore generale della corte di Cassazione durante l’udienza del processo per il quale Sestito – attualmente ricercato poiché lo scorso 30 gennaio è evaso dalla sua abitazione di Pero, nel Milanese – è stato condannato all’ergastolo in secondo grado.
I suoi avvocati Salvatore Staiano e Antonio Foti avevano presentato, presso la Suprema Corte, ricorso avverso la sentenza di condanna emessa in appello e per la serata oggi, nell’aula Brancaccio, è previsto il verdetto del terzo grado di giudizio. Sestito, nato a Rho da una famiglia originaria di Chiaravalle Centrale (Catanzaro), si trovava agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, misura concessa il 12 gennaio scorso dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma in accoglimento di un’istanza di attenuazione della misura cautelare avanzata dagli avvocati.
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