CATANZARO Nelle prime ore del 3 ottobre 2022 i Carabinieri delle Compagnie di Catanzaro e Soverato diedero esecuzione a sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone presunte non colpevoli dei reati di favoreggiamento e sfruttamento alla prostituzione procedendo altresì al sequestro preventivo degli appartamenti utilizzati per tali attività illecite. Le sei ordinanze furono emesse dall’ufficio gip/gup del Tribunale di Catanzaro su proposta della Procura della Repubblica di Catanzaro a seguito di attività investigativa condotta dalla Stazione Carabinieri di Squillace in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Gasperina. Cinque persone furono sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari e una all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Fra gli indagati l’avvocato Mario Astarita, 58 anni, di Catanzaro. Astarita, assistito dagli avvocati Nunzio Raimondi e Manuela Costa, si protestò innocente già nell’interrogatorio di garanzia, precisando di essere stato trascinato nella vicenda soltanto per essere il locatore degli immobili nei quali terzi svolgevano, a sua insaputa, le attività illecite. Pertanto, l’indagato richiese la revoca della misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria. Il Gip rigettò l’istanza ed i difensori si rivolsero al Tribunale del Riesame di Catanzaro, il quale decise di respingere la richiesta.
Di seguito i difensori Raimondi e Costa proposero ricorso per cassazione chiedendo l’annullamento dell’ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro. In attesa della decisione della Suprema Corte, l’Ufficio del Pubblico Ministero richiese il rinvio a giudizio di tutti gli imputati e, fra questi, anche dell’avvocato Mario Astarita. Nell’udienza preliminare l’imputato Astarita ha chiesto ed è stato ammesso alla celebrazione del rito abbreviato, fissato per il 21 febbraio prossimo. Tutti gli altri imputati sono stati rinviati a giudizio. Nell’udienza del 2 febbraio 2023 la Corte Suprema di Cassazione, Terza Sezione Penale, accogliendo il ricorso proposto dai difensori dell’imputato Astarita, ha annullato l’ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame di Catanzaro con rinvio, per un nuovo giudizio, al Tribunale catanzarese.
Gli avvocati Raimondi e Costa hanno accolto con soddisfazione la notizia dell’annullamento da parte della Corte Suprema e hanno dichiarato: «Come avevamo sostenuto sin dal primo momento, l’avvocato Mario Astarita è totalmente estraneo a questa vicenda e non meritava per certo d’essere raggiunto da una misura cautelare. È quanto peraltro dimostreremo anche nel corso del giudizio abbreviato. Duole soltanto rilevare che bisogna arrivare fino in Corte di Cassazione per vedere una giustizia così semplice quanto eclatante».
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