PALERMO Otto migranti fra cui un neonato e sua madre sono morti di fame e di freddo durante la traversata a bordo un barcone partito dalle spiagge vicino Sfax. L’ennesima tragedia è avvenuta a 40 miglia dalle coste di Lampedusa. I migranti a bordo di una barca di appena 6 metri sono stati soccorsi dalla guardia costiera e portati sull’isola. I superstiti sono 42 e saranno sentiti dalla procura di Agrigento guidata da Salvatore Vella, che ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. I sopravvissuti sono originari di Mali, Costa d’Avorio, Guinea, Camerun, Burkina Faso e Niger. Tutti erano bagnati fradici, infreddoliti e disidratati. I migranti hanno raccontato ai mediatori culturali di essere partiti da Sfax, in Tunisia, alle ore 3 di sabato scorso con l’imbarcazione di 6 metri dopo essere stati per mesi rinchiusi in una safe house di Mahdia. Le salme di chi non è riuscito ad arrivare vivo a Lampedusa sono state portate, dopo lo sbarco al molo Favarolo, nella piccola camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove dovranno essere sottoposte ad ispezione cadaverica.
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