CATANZARO Sulla Strada statale 106 sono state 205 le vittime di incidenti mortali dal 2013 al 31 dicembre 2022, per un costo sociale stimato in oltre 308 milioni. A rilevarlo è l’organizzazione di volontariato “Basta vittime sulla Ss 106”, un osservatorio che da dieci anni raccoglie dati e pubblica un report sull’incidentalità in quella che è notoriamente conosciuta e definita come “strada morte”. Solo nel 2022 – evidenzia il rapporto – le vittime sono state 27, il secondo numero più alto dopo l’anno più drammatico, il 2016, con ben 32 vittime: la maggioranza delle vittime- 156 – è di sesso maschile, mentre il maggior numero degli incidenti mortali si è registrato nel tratto cosentino della statale 106, infine il costo medio umano per decesso supera 1,5 milioni. Il report è stato presentato questa mattina dall’associazione “Basta vittime” in una conferenza stampa a Catanzaro. L’organizzazione ha illustrato anche alcune proposte per il futuro, tra cui «la rimozione dell’attuale dirigenza della struttura territoriale di Anas in Calabria per manifesta e conclamata incapacità, vincolare i 3 miliardi nella legge di bilancio attraverso una delibera Cipess, un piano urgente di interventi di messa in sicurezza dell’intero tracciato dell’attuale Strada statale 106, più sostegno alle forze dell’ordine». L’‘associazione infine consiglia sempre «massima attenzione quando si è alla guida». In conferenza stampa sia il presidente dell’associazione “Basta Vittime sulla Strada statale 106” Leonardo Caligiuri che il responsabile del Comitato scientifico – Centro Studi Pugliese hanno stigmatizzato «l’assenza all’iniziativa odierna di tutti i sindaci delle località attraversate dalla 106, contattati tramite Pec». (redazione@corrierecal.it)
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