CATANZARO La Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta da Maria Rosaria di Girolamo ha confermato la sentenza del Tribunale di Vibo Valentia emessa il 3 aprile del 2019 nei confronti di Nicolino Franzè e Rosalba Baldo – difesi dall’avvocato Giuseppe Di Renzo – accusati di concorso di estorsione, anche con l’uso di un’arma. Contestualmente è stato condannato l’appellante Rosario Nicola Lo Schiavo, al pagamento delle spese processuali.
Secondo l’accusa dell’epoca formulata dal pm Olimpia Azzalone, i due «mediante violenza e minaccia, anche con l’uso di un’arma avrebbero costretto Rosario Lo Schiavo a consegnargli somme di denaro di cui la parte offesa era venuta in possesso in virtù dell’accesso a contributi a fondo perduto derivanti dalla legge 488». Una cifra notevole, pari a 1.540.000,00 di lire, più altre somme per un totale complessivo di due miliardi e duecento milioni di lire. Per queste ragioni era stata chiesta la condanna a 8 anni e 8 mesi per di reclusione per Nicolino Franzè e l’assoluzione per Rosalba Baldo. (Gi.Cu.)
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