LAMEZIA TERME «Più che una buona notizia è un miracolo». Così , in una conferenza stampa a Lamezia Terme (Catanzaro), l’imprenditore Pippo Callipo, titolare dell’omonimo gruppo leader nel settore agroalimentare e della trasformazione del tonno, ha commentato l’ok all’autorizzazione al suo insediamento – il primo in ordine di tempo – nella Zes della Calabria nella zona industriale di Lamezia Terme, autorizzazione rilasciata nell’arco di una sola settimana. «Mi sento un miracolato, sono un testimone di questo e . ha spiegato Callipo nel corso della conferenza stampa – lo faccio con piacere perché auspico che questo evento sia amplificato in nodo che tantissimi colleghi imprenditori calabresi ma soprattutto del Nord, che hanno molta diffidenza nell’investire qui per questi motivi di lungaggini e ritardi, trovino coraggio e scendano in questa terra meravigliosa e in questa bellissima zona industriale di Lamezia, che per gli imprenditori potrebbe essere una grande opportunità. Ho notato, rispetto al passato, una novità: il commissario governativo della Zes mi aveva detto di presentare la domanda, io avevo diffidenza ma vedo che il miracolo l’ha fatto, e mi auguro che si prosegua su questa strada. Perché – ha aggiunto Callipo – è da tempo – dal 2001 quand’ero presidente di Confindustria regionale – che lamento la burocrazia, la mafia con la penna, le lungaggini che scoraggiano gli imprenditori a investire. Quando vedi che per una semplice autorizzazione devi aspettare 6-8 mesi o un anno e poi non vedi come va a finire e quindi si blocca il programma di sviluppo è chiaro che ti scoraggi». Callipo ha poi lanciato un appello alle istituzioni, in particolare al governo e alla Regione Calabria: «Quello che chiedo è che questa zona industriale sia resa un giardino. Cito il vescovo Giancarlo Bregantini, quando diceva che la Calabria è un giardino, e questa zona industriale deve essere resa appetibile e bella, e anche sicura». (redazione@corrierecal.it)
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