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«A Reggio accadono cose strane: 23mila euro alla sociologa milanese per formare i dipendenti»

Il consigliere comunale Ripepi: «Assegnato l’importo alla dirigente Risorse umane del comune di Milano. Lì Falcomatà ha vinto un concorso pubblico»

Pubblicato il: 08/02/2023 – 11:00
«A Reggio accadono cose strane: 23mila euro alla sociologa milanese per formare i dipendenti»

REGGIO CALABRIA «Al comune di Reggio Calabria continuano a succedere cose davvero strane e preoccupanti. Fino allo scorso anno, infatti, mancavano i soldi per comprare le lampadine e pagare lo straordinario ai dipendenti, parliamo di circa 50 euro, al fine di consentire l’apertura di Palazzo San Giorgio il sabato. Ma quest’anno pare non ci siano più problemi di risorse, tanto è che l’amministrazione più scarsa della storia, ha deciso di assegnare “intuitu personae” e senza neanche interpellare il MePA, il cospicuo importo di 23.000 euro alla dirigente Risorse umane del comune di Milano, nel quale il sindaco sospeso, Giuseppe Falcomatà, ha vinto un regolare concorso pubblico» E’ quanto asserisce il consigliere comunale Massimo Ripepi. «La prima determina di Agosto 2022 prevedeva la corresponsione di 4.000 euro, alla super esperta milanese per formare il personale alla programmazione ed organizzazione delle procedure di reclutamento ordinario e straordinario. La stessa dirigente sociologa contattata personalmente, non si sa perché e da chi, vanta una consolidata esperienza nei contenuti di cui alla progettata azione formativa, sia in termini esperienziali legati al profilo ricoperto all’interno del comune di Milano sia al ruolo di docente come si evince dal curriculum vitae. Quindi la brava Dirigente Iolanda Mauro, attualmente in carica alle Risorse umane del nostro comune, non sarebbe in grado di effettuare banali procedure specifiche del suo ufficio né sarebbe in grado di trasferirle ai dipendenti del suo ufficio. Senza dubbio insolito e improbabile. La seconda determina del 21 Dicembre 2022, prevedeva invece la corresponsione di 19.000 euro per implementare le competenze nella predisposizione sia degli atti di natura regolamentare che disciplinano l’accesso all’impiego sia della “lex specialis” relative alle diverse tipologie di procedure concorsuali: – Sviluppare competenze specialistiche nella gestione delle procedure concorsuali – Sviluppo competenze specialistiche nelle procedure concorsuali da remoto», chiarisce Ripepi. «Quindi secondo la determina prenatalizia – prosegue il consigliere – la super esperta -sociologa – milanese, nonché collega di municipio di Giuseppe Falcomatà, dovrebbe insegnare al personale dell’assessorato Risorse umane come si gestiscono le procedure dei concorsi da remoto. Ma i concorsi da remoto non dovrebbero essere gestiti in toto dalla società privata che ancora il comune non è riuscita a selezionare? E questa operazione, voluta fortemente dall’amministrazione Falcomatà-Brunetti-Gangemi, non costerà circa 450.000 euro? Perché dunque questa spesa per formare il personale per due progetti, il primo assai banale ed il secondo davvero inutile? Altra considerazione importante da fare è quella riferita al personale a disposizione dell’ente. Nelle determine è ben tracciato l’iter dell’affidamento diretto ad esperto esterno, legato all’accertamento rigoroso che all’interno dell’Ente non figurano, tra le risorse umane, dipendenti in possesso di tale professionalità. Anche questo elemento risulta illogico visto che l’Ente dispone di eccellenti dirigenti come la dott.ssa Stracuzza e la dott.ssa Battaglia che hanno ben gestito operazioni delicate come la mobilità e la stabilizzazione dei lavoratori precari Lsu ed Lpu. L’approdo alla richiesta di eccellenze milanesi a questo punto diventa assai preoccupante e, pur essendo legittima, è assolutamente inopportuna per le ragioni sopra spiegate. Cercherò di fare immediatamente chiarezza per capire ed informare la cittadinanza, che aspetta l’urgente ed inderogabile inizio dei concorsi pubblici al comune di Reggio Calabria. Ovviamente, che la super dirigente lavori nello stesso comune del sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà, è puramente un caso», conclude Massimo Ripepi.

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