«E’ tutto estremamente semplice nel raccontarlo, chi dice la verità non sbaglia mai. Le indicazione avute dal Quirinale sono state di mantenere il massimo riserbo. Ho ringraziato il consigliere Grasso e Lucio Presta, due persone che da un anno lavorano a stretto contatto affinché ciò che era nei nostri sogni si potesse realizzare. E’ venuto il presidente della Repubblica a Sanremo in forma privata, neanche istituzionale dal punto di vista formale: anche per motivi di sicurezza ci è stato chiesto che fossimo informati esclusivamente noi tre». Così Amadeus sulla riservatezza relativa alla presenza di Mattarella ieri a Sanremo. «Il Cda Rai si preoccupa di non essere stato informato della presenza del presidente Mattarella all’Ariston. Per me è qualcosa che valorizza l’intera azienda Rai e al loro posto direi grazie a qualunque persona abbia fatto in modo che il presidente fosse all’Ariston. Invece di colpevolizzarlo andrei a stringergli la mano», ha aggiunto Amadeus, per le polemiche interne all’azienda sulla mancata comunicazione ai vertici della presenza del presidente. «La trattativa è stata gestita dal dottor Giovanni Grasso e da Lucio Presta che si conoscono e si stimano da tempo. Ecco perché è stata gestita da loro».
«Blanco è consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe dovuto. Non ha chiesto di essere capito ma di essere perdonato», ha detto Amadeus commentando l’azione del giovane artista che ieri ha distrutto gli addobbi floreali sul palco. «Mi ha chiamato, era dispiaciutissimo e ha chiesto scusa».
«A 19-20 anni capita di fare qualcosa che non vorresti fare. Accettiamo le sue scuse con serenità. Non è stata una gag andata male. Era previsto che dovesse dare un calcio alle rose – ha continuato Amadeus -. Poi ci sono stati problemi tecnici e ha scatenato la sua rabbia sui fiori. Ha sbagliato e lo sa per primo».
Una nota polemica sulla prima serata arriva dal vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: «Se ha scelto di andarci, ha diritto di svagarsi anche il Presidente della Repubblica. Non penso che la Costituzione abbia bisogno di essere difesa dal palco di Sanremo, che è la storia di Morandi e Ruggeri, di Luigi Tenco. Riempire il festival di contenuti extra festival, dalle guerre ad altro, non mi piace. Se c’è qualche causa che va difesa a Sanremo, significa che siamo un Paese indietro. I diritti delle donne vanno al di là dal Festival».
Dalla conferenza stampa di Sanremo arriva la replica di Amadeus: «Sono quattro anni che Salvini se la prende con il festival, ma basta non guardarlo e so che ha fatto sapere che durante la serata finale vedrà un film». Amadeus ha risposto così agli attacchi del leader della Lega al festival sulla lettera del presidente ucraino Zelensky e sul possibile discorso di Paola Egonu sul razzismo. «Al festival – ha aggiunto il direttore artistico – tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero. C’è un’assoluta e totale libertà». E Gianni Morandi ha rincarato: «Come previsto anche dall’articolo 21 della Costituzione Italiana ricordato ieri sera da Roberto Benigni».
Sono stati 10 milioni 757 mila pari al 62.4% di share, i telespettatori che hanno seguito ieri su Rai1 la prima serata. Amadeus batte ancora se stesso e centra il risultato più alto dal 1995, quando il festival condotto da Pippo Baudo, con Anna Falchi e Claudia Koll, esordì con il 65.15% di share. Nel 2021 il festival, sempre guidato da Amadeus, aveva ottenuto nella prima serata una media del 46.6%, nel 2020 il 52.2%.
Questa sera all’Ariston debuttano le altre quattordici canzoni in gara: in ordine di uscita sul palco, Will, i Modà, Sethu, Articolo 31, Lazza, Giorgia, Colapesce Dimartino, Shari, Madame, Levante, Tananai, Rosa Chemical, LDA, Paola e Chiara. A giudicarle – come nella prima serata – saranno i giornalisti accreditati al Festival, divisi equamente in tre componenti: carta stampata, radio e web.
A fine serata verrà stilata una nuova classifica, che comprenderà tutti e 28 gli artisti.
La conduttrice della seconda serata, al fianco di Amadeus e Gianni Morandi, è Francesca Fagnani: la giornalista di “Belve”, pronta a sbarcare dal 21 febbraio in prima serata su Rai2, sarà protagonista con un monologo di impatto, che tra i temi dovrebbe toccare quello delle carceri minorili.
Ospiti Al Bano e Massimo Ranieri, per la prima volta in trio con Morandi, per esaudire il sogno che il cantante di Cellino San Marco coltiva da più di vent’anni: un pezzo di storia della musica italiana, condensato in alcuni dei loro successi senza tempo, da C’era un ragazzo a Nel sole, a Perdere l’amore.
All’Ariston anche la band americana dei Black Eyed Peas, sei Grammy alle spalle, che promette di far ballare il pubblico in sala e a casa. Il loro ultimo album, Elevation, uscito lo scorso novembre, contiene brani da milioni di stream come Simply the Best con Anitta ed El Alfa e Don’t You Worry con Shakira e il produttore e dj David Guetta.
La comicità sarà quella irriverente e scontrosa di Angelo Duro; lo spazio fiction sarà affidato a Francesco Arca, vicequestore in forza alla mobile di Napoli nella nuova serie Resta con me, in arrivo su Rai1 dal 19 febbraio.
Spazio anche ai palchi ‘paralleli’ del festival. Sulla Costa Smeralda si esibirà Fedez, sul Suzuki stage di Piazza Colombo ci saranno Nek e Francesco Renga, che hanno appena annunciato un nuovo singolo insieme in uscita a marzo dedicato ai loro figli.
x
x