CATANZARO «È auspicabile il rinvio a data da destinarsi dell’assemblea congressuale per giorno 10 febbraio 2023 per l’elezione del presidente Anci Calabria a causa di irregolarità di procedure». A sostenerlo è Vincenzo Granata ex consigliere nazionale Anci e componente direttivo regionale Anci Calabria. «Ai sensi dell’art. 11 dello statuto di Anci Calabria “in caso di dimissioni – scrive in una nota Granata – o decadenza (impedimento) del presidente entro 30 giorni l’assemblea regionale dei sindaci (no consiglio regionale Anci Calabria) provvede alle elezione del nuovo presidente che rimane in carica per il periodo intercorrente al rinnovo degli organi dell’associazione. Erroneamente hanno inteso in qualità di organo sovrano il consiglio regionale Anci Calabria ma in realtà da statuto l’organo preposto indifferibile è l’assemblea regionale dei sindaci. Affinché la relativa procedura sia corretta dal punto di vista amministrativo – continua Granata – evidenzia Granata – è auspicabile riconvocare ad altra data omni-comprensiva anche per l’aspetto finanziario che i comuni siano in regola con i pagamenti delle quote associative alla data del 31 dicembre 2022 compreso il saldo di quanto dovuto con quietanza di pagamento. Al 31 dicembre la morosità dei comuni sembrerebbe ammontare quasi al 60% degli aventi diritto. Ciò significa che ha diritto al voto circa un comune su due. Per questi motivi affinché non vi siano ombre e dubbi per qualsiasi comune iscritto ad Anci Calabria e per favorire indistintamente tutti alla partecipazione dell’assemblea congressuale è auspicabile il relativo rinvio per far regolarizzare i punti precedentemente citati».
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